Il quotidiano Financial Times ha intervistato l’attore Dustin Hoffman (nella foto) per aver interpretato, per la prima volta in vita sua, una parte in una serie televisiva. Stiamo parlando di Luck, lo show targato HBO che racconta il mondo delle corse dei cavalli: ma nell’intervista c’è molto di più, visto che la star racconta del suo iniziale disprezzo per gli attori televisivi. Non perdete la seconda parte dell’articolo per saperne di più!
Come mai ha deciso di buttarsi nel mondo del piccolo schermo?
Quando mi trovavo nell’età d’oro di Hollywood non sapevo di farne parte e così ero entrato nell’ottica che non avrei mai fatto prodotti televisivi. Adesso le cose sono cambiate perché ci sono diverse case che producono film con budget ridotti e produzioni televisive con cifre alle stelle.
Qual è stato il cambiamento più grande, secondo lei, in questi anni di trasformazione?
Non siamo più obbligati a girare di fretta perché i budget sono ridotti e poi non ci sono censure, possiamo fare il lavoro che vogliamo. In realtà non c’è alcuna differenza tra fare tv e girare un film, è solo una questione di tempistiche diverse.
Come ti sei trovato a recitare nei panni di Chester “Ace” Bernstein?
Chester è uscito da poco di galera ma il mondo delle corse dei cavalli e quindi anche delle scommesse lo attira ancora. La sfida più difficile è stata quella di mantenere intatto il profilo del personaggio durante le settimane di riprese. In questo caso anche se Ace evolve nei vari episodi abbiamo cercato di capire cosa non andava e di rimpiazzarlo con qualcosa che potesse funzionare. Infatti siamo già pronti per la seconda stagione.