Perché Glee ha successo? Risposta: per la musica! E non solo. Evidentemente non solo la musica, visto che molte serie che sull’arte del suono hanno fondato i loro script sono poi falite miseramente.Quale è dunque il segreto della fiction?
Potrebbe trattarsi di un segreto “diffuso” tra vari elementi: la scelta delle canzoni, del cast, ma anche la produzione e le operazioni di marketing, per non parlare di tutto il team che sta dietro alla produzione della serie.
Gli executives di Fox e Columbia hanno convocato P.J. Bloom, l’attrice Lea Michele e il produttore artistico Adam Anders all’ Hollywood Reporter/Billboard Film & TV Music Conference per parlare del mega-successo di Glee e dei milioni di download delle canzoni che fanno da soundtrack alla serie.
E i segreti non sono più segreti. O quasi. In primis, il pilot della serie non è stato tenuto segreto, anzi: i publisher musicali hanno subito potuto mettere le mani su ciò che la serie si proponeva di offrire, e questo ha dato il suo valore aggiunto, indubbiamente.
La scelta dei brani musicali è estremamente accurata: non c’è la preferenza per un unico songrwriter, per premiare invece la varietà: niente però è scelto a caso, ogni tassello è al suo posto, esattamente dove deve trovarsi.
La professionalità, commentano gli intervistati, fa il resto. Professionalità e duro lavoro di tutti, nessuno escluso. Rob Stringer ha vestito un ruolo chiave, essendosi dato attivamente da fare per costruire lo show subito dopo aver dato uno sguardo al trailer, e non al pilot.
Un ‘altra chiave del successo è rappresentata dalla presenza visionaria e dalle scelte delle canzoni di Ryan Murphy, che sono andate subito a rappresentare Glee nella sua nei suoi aspetti più singificativi.