Hell on Wheels 2, Phil Burke: “Rimanere appeso mi ha fatto male”

di Redazione Commenta

Vi proponiamo oggi un’intervista a Phil Burke, che interpreta l’affascinante Mickey McGinnes nella serie televisiva Hell on Wheels, nella quale l’attore ci racconta della sua passione per la poesia, di alcuni momenti particolari ed aneddoti riguardanti il suo personaggio e gli altri e le sue riflessioni sulla serie.

Quando parla dei momenti particolari riguardanti Mickey, ecco che cosa ricorda l’attore:

Mickey è cresciuto tanto in questa stagione e vuole che il fratello accetti questa sua evoluzione: i momenti che ricordo volentieri riguardano appunto il rapporto travagliato con lui, mentre ricordo dolorosamente il terzo episodio, perchè nonostanti pratichi yoga rimanere appeso per così tanto tempo faceva veramente male.

Sulla sua passione per la poesia, ecco la sua risposta:

Il mio club della poesia a Calgary mi tiene molto occupato, anche se quest’anno a causa delle riprese non ho potuto parteciparvi in maniera particolarmente attiva: sono decisamente più orientato verso questo tipo di divertimento e non sono un animale da festa, anche perchè non amo particolarmente bere, nonostante il mio grande amico Ben Esler abbia detto il contrario.

Infine alcune riflessioni sulla serie:

Come ben sapete io sono irlandese e questo mi ha aiutato a capire le direttive per l’interpretazione del mio personaggio, anche se il bello di Hell on Wheels indipendentemente dalla nazionalità è che tratta di temi universali e mi ha insegnato tanto; l’altro grande insegnamento pratico l’ho ricevuto da Marvin Rush, che mi ha permesso di seguirlo mentre lavorava alle luci ed alla videocamera e mi ha aperto gli occhi sul grande lavoro che si fa dietro le quinte.

Photo Credits | Getty Images

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