The Walking Dead, intervista a Danai Gurira e Greg Nicotero

di Felice Catozzi Commenta

Collider ha realizzato un’intervista fluviale a Danai Gurira (interprete di Michonne) e al producer Greg Nicotero relativa alla terza stagione di The Walking Dead: vi proponiamo gli spunti principali ricordandovi però di fare attenzione se non gradite gli spoiler e non siete a pari con la programmazione americana.

Danai Gurira spiega la decisione di Michonne di lasciare Woodbury – e Andrea:

E’ stata una decisione scontata, sin dall’inizio: non era felice a Woodbury, sentiva che non era il posto giusto per lei, le hanno preso le sue armi e doveva vivere sotto regole stabilite da qualcun altro.

Si può capire come mai Andrea (Laurie Holden) voleva rimanere lì, ha trovato i comfort che non aveva più dall’apocalisse zombie: ma Michonne ha imparato a fidarsi dei suoi istinti, e alla fine i suoi istinti le hanno detto che non poteva rimanere lì.

A proposito dell’intensità del personaggio di Michonne:

Basta pensare alla sua storia e a come di conseguenza lei interpreta il mondo, bisogna sapere cosa le passa per la mente e quali cose la fanno scattare: lascio che tutto questo mi attraversi, non è comune per una ragazza esprimere la sua rabbia ma non ho mai avuto problemi con questo.

Penso tutti i personaggi soffrano di stress post traumatico, nel suo caso c’è un’ipervigilanza e una voglia di finire le cose molto in infretta.

Sul perché abbia scelto di legare con Andrea:

La prima volta che l’ha vista, ha visto una combattente: Andrea stava lottando con le unghie e con i denti per la sua vita, ha pensato potessero stare bene insieme.

Non è un ostacolo, la cosa che ha attratto Michonne ad Andrea – a parte il fatto che si sentiva sola e voleva qualcuno di umano – era che vi ha visto qualcuno con cui essere amica ed alleata.

Dopo gli eventi della quinta puntata dello show – Michonne se ne è andata da Woodbury mentre Andrea è rimasta – le due si ritroveranno?

Non posso rispondere direttamente a questa domanda perché sarebbe uno spoiler, ma posso dire che i personaggi di questo show hanno una dimensione e non avete ancora saputo tutto quello che c’è da sapere su Michonne.

Michonne ha un grande senso della protezione per se stessa, lasciare Andrea è stato difficile ma il personaggio doveva rimanere coerente: voleva che Andrea rimanesse con lei ma non poteva costringerla, non avrebbe avuto senso urlare e disperarsi per farle fare qualcosa.

Andrea ha scelto liberamente e Michonne non lede la libertà degli altri – come sente che invece hanno fatto con lei.

Al momento non conosciamo molto del passato di Michonne, a tal proposito l’attrice spiega che probabilmente si baseranno sul fumetto (dove la nostra è un’avvocato con l’hobby della scherma) ma che il background verrà ampliato dagli sceneggiatori e dalla sua sensibilità interpretativa di attrice e che insomma, la storia non sarà proprio uguale a quella dei fumetti.

Greg Nicotero ha invece parlato degli sviluppo della trama, anticipando che non vedremo come gli zombie hanno ridotto Lori:

Abbiamo già raccontato quella storia con T-Dog (IronE Singleton): come la sua morte è stata eroica, anche quella di Sarah [Wayne Callies] ha un significato, voleva il bambino sopravvivesse.

Vista l’importanza della morte di Lori a livello emotivo, anche in The Walking Dead ci sono dei limiti che vogliamo rispettare .

A proposito della dicotomia (apparente) tranquillità di Woodbury / problemi nella prigione:

Quando sceneggiavamo lo scorso episodio (il quinto, ndr) avevamo deciso di partire ‘leggeri’ su Woodbury che poi è diventato un posto molto più oscuro, ha una parte nascosta su cui Michonne aveva assolutamente ragione.

Nella prigione, invece, troviamo una sorta di salvezza, con Daryl (Norman Reedus) e Maggie (Lauren Cohan) che vanno a cercare del latte in polvere e hanno successo, e quando c’è un momento fantastico con Daryl che chiama il bambino Ass Kicker.

All’inizio Woodbury sembra il posto perfetto e che la prigione sia orribile, poi scopriamo che Woodbury non è così bella come sembra e che c’è un po’ di luce nella prigione.

A proposito della reazione di Rick (Andrew Lincoln) alla morte di Lori:

Era importante per noi girare tutte le scene in sequenza, gli abbiamo dato un giorno per prepararsi.

La scena in cui Rick prende Glenn (Steven Yeun) per il collo e lo sbatte al muro è un momento importante, fa capire che Rick ha perso la testa e non vuole contatti con nessuno, solo uccidere ogni errante con cui viene in contatto.

Il producer – anche regista – si è detto contento di aver potuto dirigere l’episodio in cui c’è il telefono e conosciamo Penny, che nei fumetti è la nipote del Governatore:

Finora il Governatore aveva provato in maniera un po’ subdola a piacere ad Andrea e Michonne, è stato interessante vederlo in una luce diversa con questa ragazzina… e poi scoprire che era una zombie.

La ritroveremo anche nei prossimi episodi, ci permette di vedere un diverso aspetto del Governatore e di capire come mai fa quello che fa e ne è così ossessionato.

Chiudiamo con la sorte della dispersa Carol (Melissa McBride):

Una delle sfide del quarto episodio è che è sparita, hanno trovato alcuni suoi vestiti ma non lei (così come non è stato trovato il corpo di Lori): per quello che ne sanno loro, anche Carol è morta, ma che fine abbia fatto lo riveleremo a breve.

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