Fringe, Lost, The Following: Facce da Serietivù

di Felice Catozzi Commenta

Oggi parliamo per la rubrica Facce da Serietivù con un autore televisivo di Verissimo (Canale 5), Simone Gerace: appassionato di telefilm da sempre, ci racconta che è molto difficile fare una selezione, ma il nostro è un gioco spietato e quindi -dopo il salto- troverete tutta la sua verità seriale! Se volete partecipare anche voi, basta scriverci a [email protected].

Nome: Simone

Età: 38

Serie TiVù preferite

Twin Peaks | Mi rapì completamente perché innovativa, geniale e surreale (come il suo regista David Lynch), diventando subito uno dei miei show preferiti, monopolizzando i primi anni di liceo con la domanda tormentone Chi ha ucciso Laura Palmer?

Lost | Concordo con tutti coloro che ritengono questa serie tv come lo spettacolo che ha cambiato la televisione e i telefilm in genere, con la mirabolante sceneggiatura che mi ha causato vere e proprie crisi di astinenza nell’attesa di una nuova puntata, anche se il finale mi è sembrato troppo buonista e pacifico – ma resta per me uno dei migliori show di sempre.

The Following | Vera rivelazione del 2013, segna allo stesso tempi il ritorno di un discreto attore come Kevin Bacon; sulla scia di Dexter – e anticipando l’arrivo dell’adattamento tv Hannibal, si torna a parlare di serial killer con una chiave di lettura innovativa, una trama accattivante, bravi attori e la regia sempre in movimento, veri punti di forza dello show. Inoltre, stavolta il cattivo non è da solo.

Serie TiVù meno amata: Forse attirerò le antipatie di molti, ma The Vampire Diaries non mi ha appassionato oltre l’episodio pilota; non è che non mi piacciano le serie teen (infatti divoro Pretty Little Liars, 90210 e The Beauty and the Beast), ma sono fondamentalmente legato a True Blood e non riesco ad evitare un confronto tra i due spettacoli.

Serie TiVù Indimenticabile: Sapevo che Dexter mi sarebbe piaciuto fin dal primo promo, una delle poche storie in cui il protagonista è l’anti-eroe, cattivo e corrotto per antonomasia, dove però lo spettatore fa il tifo per lui; quello che ancora oggi mi conquista e mi spiazza è la sceneggiatura, fatta di continui colpi di scena incredibili: quando penso di aver capito tutto e credo di sapere come potrebbe continuare la storia, ecco che gli sceneggiatori mi lasciano a bocca aperta ancora una volta. Standing ovation!

Scena Preferita: Difficile scegliere un’unica scena all’interno di un panorama vastissimo, ma questa, relativa alla prima puntata della quinta e ultima stagione di Fringe, mi ha davvero colpito al cuore e la guardo spesso, con Walter che si sveglia in una città invasa e devastata dagli Osservatori ma, per un attimo, la paura e lo sconforto si trasformano in pace e speranza – un insegnamento importante per tutti.

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