Arrested Development torna questa domenica dopo sette anni di assenza, ma cosa dobbiamo aspettarci dallo show, e, per chi non si è immerso in un rewatch, qual è stata la conclusione della terza stagione? Dopo il salto qualche spoiler e le aspettative per questo ritorno.
La terza stagione di Arrested Development si era chiusa con Michael (Jason Bateman) che capiva che la sua famiglia non poteva essere salvata e che l’eredita dei Bluth poteva essere ripulita solo cominciando un nuovo nuovo capitolo con George Michael (Michael Cera), non è chiaro se la quarta stagione (qui qualche spoiler) parlerà di questo, ma sappiamo – e il promo ce lo ricorda – che la narrazione della serie è sempre stata molto serializzata e piena di riferimenti, quindi…incrociamo speranzosamente le dita.
Collider ci ricorda poi i giochi di parole, riferimenti alle passate stagioni – sperando non solo come citazioni – e soprattutto alla campagna S.O.B.s (Save Our Bluths, nono episodio della terza stagione) in cui gli autori e gli attori chiedevano di essere salvati da HBO e Showtime; non mancheranno riferimenti alla situazione politica – l’Iraq fu centrale nelle storyline dello show – e forse anche a quella economica, se è vero che la frase introduttiva dello show è “Questa è la storia di una famiglia che ha perso tutto” (e che lavora nel campo immobiliare, uno dei settori più a rischio bolla).
Se non mancheranno riferimenti agli eventi della cultura popolare, l’unica domanda che resta da farsi è: considerando che Arrested si auto-censurava (e moltissimo; ad esempio, i personaggi che imprecavano, lo facevano fuori dall’inquadratura) da sola, gli autori approfitteranno della mancanza di censure di Netflix per osare un po’ di più? Lo scopriremo tra qualche ora!