Omicidio. Stupro. Il personaggio interpretato da Katey Sagal in Sons of Anarchy, Gemma Teller, sta mostrando, in questo momento, tutte le sue vulnerabilità, che si riconoscono in parte anche in un senso marcato di incompletezza.
Tutto, in lei, è stato messo in discussione. Lo stupro ha messo in discussione la sua sessualità, il suo matrimonio, tutto. Parlando più in generale del ruolo, la Sagal conferma che si tratta di un sogno che diviene realtà.
Si riferisce in particolare al fatto che questo tipo di ruolo spinge l’attore a sforzarsi di cambiare, e a capire il senso profondo di alcuni tipi di cambiamento. Mantiene vivo l’interesse per il lavoro, facendo in modo che non ci sia ripetitività, nè una vera e propria routine.
E’ stato proprio suo marito, il creatore stesso di Sons of Anarchy, Kurt Sutter, a chiederle di prendere attivamente parte allo show, e lei non ha esitato neanche un minuto, neanche quando ha saputo della scena dello stupro.
Il marito le ha spiegato l’impatto che questa scena doveva avere, e lei ha capito subito il modo in cui avrebbe impattato sull’intero storyline, senza che ci sia alcunchè di gratuito in tutto questo.
E’ stato chiesto all’attrice per quanto tempo Gemma manterrà il segreto di Tara. L’attrice ha risposto che Gemma ha realizzato che Jax (Charlie Hunnam) stava per mettersi con Tara, e forse l’idea di perdere suo figlio l’ha alienata a tal punto da portarla a fare la scelta che poi effettivamente ha fatto.
Un altro dei sostegni trovati da Gemma proviene sicuramente da Dio, che recentemente ha “trovato” e che, almeno a quanto lei crede, pensa che le abbia conferito il ruolo di “protettrice”, sia del club e della famiglia. La Sagal paragona alcuni momenti di questa parte cruciale della serie a una sorta di guerra di religione. in quanto vedono delle vere e proprie uccisioni in nome di Dio.