Atlantis, intervista a Jemima Rooper e ai creatori Johnny Capps e Howard Overman

di Redazione Commenta

Jemima Rooper, Medusa

Va in onda da qualche settimana sulla BBC Atlantis, Collider ha incontrato i suoi creatori Johnny Capps e Howard Overman e la sua protagonista Jemima Rooper (Medusa) hanno parlato della difficoltà di realizzare uno show del genere, dell’ispirazione dell’antica Grecia e di cosa vuol dire lavorare in uno show con un budget basso.

Atlantis si basa su una rilettura della mitologia greca, come mai avete scelto di fare uno show del genere?

Johnny Capps:
Amiamo gli show che si basano sulla mitologia, abbiamo tutti lavorato a Merlin, quando è finito abbiamo deciso di fare una serie TV sulla mitologia greca. Sappiamo che il titolo Atlantis richiama la memoria di molti, abbiamo pensato che avremmo potuto ambientare molti miti dell’Antica Grecia in questa città. Inoltre abbiamo pensato di reinterpretare quelle storie in modo più giovane, pensandole per un pubblico del 21esimo secolo. Sì, sappiamo che molti studiosi dell’antica Grecia storceranno il naso, ma penso che a loro piaccia che facciamo sì che la gente parli di quei miti e di quell’epoca. Dopo aver pensato all’idea, dovevamo scegliere se parlare di qualche personaggio in particolare, abbiamo deciso di far ruotare tutto intorno a un gruppo piuttosto che a un singolo come avevamo fatto per Merlin.

Howard Overman:
È una sorta di approccio revisionistico, quando incontri gli Argonauti prima che diventassero gli Argonauti. Conoscere Giasone prima che diventi un eroe. Per esempio conosci Medusa quando è una semplici ragazza, ma sai che i trasformerà in una creatura mostruosa, sai che la tragedia è dietro l’angolo.

E per Jemima Rooper com’è stato interpretare la temibile Medusa?
Mi aspettavo di leggere il copione di un personaggio malefico, ma invece è una storia umana e dolce. È stato interessante interpretare una storia da zero, è bello creare la storia di un personaggio così noto. Dare vita a Medusa e mostrare un lato diverso di lei è giocare con le aspettative del pubblico.

Come sarà l’incontro con Giasone?

Johnny Capps:
Quando si incontrano, lui riconosce il nome e chiede a Pitagora se si tratta di un nome comune. Sa che qualcosa sta per succedere, ma non sa quando, dove e se succederà.

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