Doctor Who: The Time of The Doctor, riassunto e recensione

di Redazione Commenta

Doctor Who 7, The Time of the Doctor

I fans di Doctor Who sicuramente non si sono lasciati scappare l’episodio in questione che saluta definitivamente l’interpretazione di Matt Smith. Anche noi l’abbiamo visto e qui di seguito ve ne parliamo.

Da un pianeta arretrato e poco importante di nome Trenzalore, un messaggio indecifrabile viene trasmesso in tutto il tempo e lo spazio, attirando l’attenzione di moltissime specie come i Dalek e i Cyberman. Anche il Dottore ne è incuriosito, e grazie alla testa di un cyberman, che chiama Handles, cerca di decifrarlo. Clara però ha bisogno del Dottore per la cena di Natale, e ha bisogno di cucinare un tacchino, quindi il Dottore usa il TARDIS per cuocerlo e nel frattempo la porta con se sul pianeta. Nel frattempo, Handles scopre l’origine del messaggio: Gallifrey. I Dottori del tempo stanno quindi per fare il loro ritorno, ma un dubbio assale il nostro Dottore, farli tornare e scatenare di nuovo la Guerra del Tempo o lasciare le cose così come sono ed occuparsi lui della crepa e della situazione universale, soprattutto sapendo che tutti i suoi nemici più acerrimi sono pronti ad attaccare e solo a lui toccherà il compito di salvare Trenzalore.
Nel suo estremo sacrificio, con l’ultima reincarnazione che gli rimane, lotta per più di 300 anni per difendere il piccolo pianeta. E quando le forze iniziano a mancare ecco che la preghiera di Clara fatta agli altri Signori del Tempo attraverso la breccia viene esaudita, ed un flusso nuovo di energia gli regala una nuova reincarnazione che distrugge i nemici nella metamorfosi.

Lo speciale di Natale ha quindi segnato l’addio dell’undicesimo Dottore, ma, esprimendo un parere del tutto personale, è sembrato mancasse qualcosa alla trama. Sebbene parta in modo veloce e con buoni tempi, a metà l’episodio subisce un rallentamento brusco che appesantisce la trama, anche se presumibilmente è creato per dare l’impressione del tempo che passa per il Dottore.
In ogni caso grande plauso a Matt Smith che anche nella sua ultima interpretazione del Dottore riesce a coglierne e rappresentarne tutte le sfaccettature più complesse, mentre per il dodicesimo, Peter Capaldi, staremo a vedere prima di giudicare.

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