La corte della California rigetta la causa intentata da Olivia de Havilland ai danni della serie televisiva Feud, ma l'attrice sembra essere intenzionata a non fermarsi e fare ricorso.
La corte della California ha rigettato la causa intentata da Olivia de Havilland ai danni della serie televisiva antologica Feud, che nella prima stagione dedicata alla faida tra Bette Davis e Joan Crawford durante la lavorazione al film del 1962 Che fine ha fatto Baby Jane? aveva rappresentato l’attrice come una pettegola pronta a sparlare di tutti i suoi colleghi di Hollywood, immagine che ha tentato di evitare nel corso della sua carriera.
Olivia de Havilland, che tra l’altro aveva citato lo show per averla rappresentata senza il suo consenso ed aveva fortemente criticato l’interpretazione di Catherine Zeta-Jones, si è vista rigettare il suo reclamo a causa del Primo Emendamento ed in quanto personaggio pubblico, stella del cinema e leggenda vivente, l’attrice non è quindi più in possesso del diritto di poter accampare diritti su chi decide di raccontare la sua storia e su come vuole farlo. La vittoria, che è stata definita da Murphy come un trionfo per la comunità dei creatori ed un giorno felice per la libertà di espressione, potrebbe essere solo temporanea, dato che l’avvocato Suzelle Smith ha dichiarato che Olivia de Havilland è pronta a fare ricorso e non si fermerà fino a quando non riuscirà ad ottenere giustizia.