Lunedì scorso Jack Bauer e colleghi hanno salutato definitivamente i fan (dopo il salto un video di commiato di Kiefer Sutherland), il serial 24 chiude i battenti con un’ottava stagione che l’executive Howard Gordon definisce la più intensa in assoluto, e in un’intervista rilasciata a THR.com confessa che la morte di Bauer era stata presa in considerazione in più di un’occasione, ma ogni volta l’estremo sacrificio dell’eroico agente risultava stonato e troppo frustrante.
Gordon descrive Bauer come un nomade, un uomo senza patria, mai completamente accettato dalla società e dall’organizzazione per cui rischia quotidianamente la vita e per cui fa il cosiddetto lavoro sporco, un profilo utile che lo accompagnerà anche nell’imminente trasferta su grande schermo, nel film in preparazione che vedrà Bauer ancora latitante e ancora braccato. L’executive parla anche della scelta di riportare nella serie Gregory Itzin, e il personaggio di Charles Logan che Gordon ha molto apprezzato in special modo nella quinta stagione.
L’intervista si conclude con qualche accenn0 a progetti in preparazione, parte del team creativo di 24 è stato reclutato per Terra Nova di Spielberg, il regista di Jurassic Park è un grande fan di Jack Bauer, e per la nuova serie NBC The Event, mentre Gordon in coppia con il producer Alex Gansa sta scrivendo un pilot basato sul serial israeliano POW, drama che racconta la storia vera di alcuni prigionieri di guerra che tornano dalla Siria in Israele, Gordon racconta di aver rimaneggiato ritmi e concept originale trasformando la serie in un thriller-politico.