Deadline e Tv Guide riportano una curiosa notizia che vede la CBS portata in tribunale da quattro membri del cast della sit-com di culto Happy Days, gli attori Anson Williams (Potsie Weber), Don Most (Ralph Malph), Marion Ross (Marion Cunningham) ed Erin Moran (Joanie Cunningham), all’appello mancava solo il compianto Tom Bosley (Howard Cunningham) mancato ad ottobre dello scorso anno, hanno presentato una querela per 10 milioni di dollari per rottura del contratto e mancati introiti provenienti dal merchandising, che come si sa rappresentano una vera miniera d’oro.
La CBS è l’attuale detentrice dei diritti di sfruttamento dell’amatissima serie che ricordiamo andata in onda dal ’74 all’84 sulla ABC, quindi gli attori pretendono dalla rete i mancati introiti per l’utilizzo delle loro immagini su fumetti, magliette, album, figurine, giochi, porta-pranzo, bambole, macchinine, magneti, biglietti di auguri, copertine di DVD e soprattutto slot machine da casinò che a quanto pare sarebbero molto richieste.
La CBS che dai documenti presentati pare non voglia superare i 9.000$ a testa e solo per gli ultimi quattro anni, ha rilasciato una dichiarazione in merito alla diatriba legale ai microfoni della CNN:
Siamo d’accordo che i guadagni siano dovuti agli attori e abbiamo lavorato con loro per un bel po’ di tempo per risolvere il problema.
Per quanto riguarda gli altri importanti membri del cast che non partecipano alla querela Henry Winkler (Fonzie), Ron Howard (Richie Cunningham) e Scott Baio (Chachi Arcola), l’avvocato Jon Pfeiffer che rappresenta gli attori ha dichiarato al Washington Post che Winkler sembra essere stato adeguatamente ricompensato, l’immagine di Baio non è stata utilizzata nello sfruttamento del merchandising nella stessa misura degli altri e a proposito di Ron Howard:
Non ho parlato con Ron Howard, ma scopriremo se anche lui è stato pagato.