Ieri con un doppio episodio finale che ha concluso la decima stagione, ha chiuso i battenti Smallville una delle serie più longeve ed amate di sempre e naturalmente non si poteva non celebrarne degnamente la chiusura e così vi proponiamo una lunga intervista rilasciata a Tv Guide dagli executive Brian Peterson e Kelly Souders alla vigilia del gran finale e un video-tributo musicale alla serie in coda al post.
Originariamente, il piano era quello di seguire le origini di Batman, un supereroe che indossa la sua angoscia e la rabbia, ma una versione cinematografica era già in lavorazione, per cui i creatori della serie Al Gough e Miles Millar hanno puntato sulla storia di Clark Kent, la cui storia delle origini sembrava ovviamente meno convincente.
Peterson: trovare dei difetti nel carattere di Superman non è stato solo problematico, ma è sempre stata la sfida di questa serie perché lui è perfetto … abbiamo deciso di raccontare l’immensa lotta e le difficoltà che ci sono volute per arrivare a quel punto, per riempire lo spazio da quando è arrivato sulla Terra al punto in cui decide di essere d’ispirazione per le persone.
Per mantenere Superman legato alla realtà Gough e Millar si imposero due regole per la serie: “nessuna calzamaglia, nessun volo”
Souders: Visto che siamo grandi fan di Superman, c’è sempre la reazione istintiva di “Voglio solo arrivare alla fine!” Ma ciò che è stato più affascinante per me è stato l’intero viaggio. se lo avessimo subito mostrato con il costume ed in volo non avremmo imparato a conoscere Clark Kent.
La serie ha inoltre esplorato i problemi dell’adolescenza attraverso una schiera di super-adolescenti cattivi, quelli che i creatori hanno affettuosamente soprannominato i “freak della settimana“. Questi ragazzi sono stati infettati dal meteorite – la stessa materia che ha accompagnato Clark sulla Terra – che ha intensificato i loro problemi ormonali. Un esempio perfetto è stato Jodi (Amy Adams), i cui problemi con il suo peso la portarono a cibarsi di un frullato dietico composto da un infuso di kryptonite che ha causato una repentina perdita di peso, ma ha avuto come effetto collaterale una fame insaziabile che l’ha portata a mangiare delle persone.
Peterson: Al e Miles hanno fatto una cosa davvero intelligente nella creazione della serie in quanto non hanno scelto immediatamente dei cattivi della DC Comics come avversari di Clark. Questo ci ha permesso di raccontare storie che erano più basate su temi che i ragazzi affrontano attraverso la scuola superiore. Quando Clark è cresciuto e ha scoperto i suoi super-poteri il mondo è diventato più grande e abbiamo scoperto il grande universo della DC.
Allo stesso tempo Clark era un adolescente innamorato. Lana (Kristin Kreuk) è una ragazza i cui genitori sono stati uccisi dalla stesso meteorite che lo ha portato a Smallville. Il loro amore è culminato in una proposta che è stata tragicamente cancellata quando Clark è stato costretto a salvare la sua vita nel 100 ° episodio. Quando Lois (Erica Durance) è entrata in scena nella Stagione 4 è stato difficile accettare la nuova arrivata per i tanti fan di Lana.
Peterson: Quando si affronta il primo amore, tutti vogliono che duri. Ma la realtà per la maggior parte di noi è che i nostri primi amori sono lì per un motivo molto particolare, per aiutarci a crescere e ad aiutarci a maturare diventando quello che siamo oggi. Molti di noi non dimenticano il primo amore. [Nell’episodio, “Blank”,], in cui Clark perde i suoi ricordi e deve imparare tutto da capo, c’è una scena in cui guarda Lana e lui non può nemmeno comprendere ciò che avrebbe potuto fare della sua vita senza di lei. Tutti abbiamo pensato almeno una volta nella vita: “Che cosa faremmo se potessimo tornare indietro e ricominciare il nostro rapporto da capo?
Souders: non avrei mai voluto usare la parola “provvedere”, tuttavia, abbiamo voluto sapere cosa fosse di interesse per i fan e ciò ha sicuramente influenzato l’area che abbiamo cercato di esplorare con i personaggi.
Peterson: probabilmente ciò non ha modificato una trama. Anche se abbiamo cercato di dare al pubblico ciò che voleva, è stato veramente ogni personaggio che ha realmente influito sulle trame.
Il 100° episodio, “Reckoning ” è stato un punto di svolta per Clark, le cui azioni per salvare Lana hanno causato la morte del suo padre terrestre, Jonathan Kent (John Schneider).
Peterson: Clark aveva sempre avuto un mentore e poi ha attraversato alcuni momenti molto difficili, ma vitali per la sua crescita. La cosa interessante è che la serie ha raccontato come Clark ha dovuto cavarsela da solo cercando di andare avanti senza Jonathan.
Souders: C’è anche un enorme cambiamento in “Reckoning”, perché Clark ha smesso di appoggiarsi così tanto alla sua famiglia e ha dovuto guardarsi dentro diventando più autosufficiente. Penso che sia iniziata in Clark Kent un’introspezione più psicologica.
Proprio come Clark ha perso il suo mentore, lo show ha perso la voce dei suoi creatori, Gough e Millar, che hanno lasciato nel 2008, anche se non hanno mai smesso di lottare per ciò che hanno creato e per la loro visione della serie. Subentrano Souders e Peterson, che avevano iniziato come autori nella Stagione 2.
Peterson: Abbiamo iniziato a lavorare con Tom Welling veramente da vicino. Noi tre siamo stati sulla medesima traiettoria percorsa da Clark Kent, per quanto i nostri mentori siano passati, ci hanno lasciato con tutte queste conoscenze e con il dover decidere cosa fare con esse.
Nel frattempo Welling è diventato un executive della serie e ha anche curato la regia di otto episodi.
Souders: Guardandolo mi fa sentire un po’ come un genitore. E ‘appassionato dalla serie. Lui vuole che la qualità della serie sia il più alta possibile. Siamo anche stati fortunati che si trattasse di una persona che si è voluta assumere maggiori responsabilità, invece di lasciare scemare il suo interesse, cosa che può facilmente accadere.
Negli ultimi anni i fan erano piuttosto irrequieti, la progressione di Clark in Superman era ormai da diversi anni in formazione, così i produttori per placarli hanno cominciato ad introdurre elementi dalla mitologia DC.
Souders: DC Comics, è stato meraviglioso lavorare con loro perché sappiamo che è importante per noi vedere la mitologia di Superman nella sua interezza, ma siamo stati anche molto cauti. E’ necessario non solo che sia soddisfacente per l’arco di Superman, ma anche solo nel contesto di Smallville. E questo significa che a volte bisogna prendersi delle libertà, ma abbiamo sempre cercato di onorare, per quanto possibile, chi venuto prima di noi e quello che verrà dopo di noi.
Portare Lois Lane a Smallville è stato un grade risultato, come introdurre i supercriminali Metallo, Darkseid e Zod, che hanno riempito il vuoto dopo che Michael Rosenbaum (Lex) ha lasciato nella stagione 7. Lo spettacolo è stato in grado di prendersi delle libertà con quei personaggi, dalla riunione prematura tra Lois e Clark alla creazione di Chloe (Allison Mack), un personaggio non presente nella mitologia. E’ diventata un punto di dibattito tra i fan per anni e alla fine si è fatta strada anche nel fumetto.
Peterson: E’ stato difficile per noi perchè la gente voleva cose completamente diverse da Chloe, perché lei ha cominciato con questo ruolo divertente da spalla. Quando è arrivato il tempo per lei di crescere e lei non era più una spalla, è stato molto duro perché doveva trovare il suo destino. I fan erano molto, molto divisi su quello che volevano per lei. Così abbiamo creato una sorta di percorso che avesse un senso.
Dopo nove anni a guardare Clark Kent che percorreva la strada verso il suo destino, era tempo di diventare Superman. The CW ha annunciato che nel 2010 la Season 10, sarebbe stata l’ultimo anno di Smallville.
Peterson: E ‘successo perché la Stagione 10 è stato un grande punto di riferimento. Il personaggio di Clark ad un certo punto aveva sviluppato il suo percorso. Gli attori hanno investito molto nel dare alla fine della serie la nota giusta. C’erano così tante persone coinvolte in questo spettacolo, centinaia e centinaia di persone nel corso degli anni, tutti hanno messo tanto impegno a creare questo mondo dove siamo riusciti a vedere Clark maturare.
Era il momento di terminare la serie e dare un significato alla chiusura di un capitolo della vita di Clark, ma c’era un intoppo: il più grande nemico di Clark, Lex Luthor, non c’era. Rosenbaum era piuttosto reticente nel tornare, ma a seguito delle proteste dei fan ha accettato di tornare per l’ultimo episodio.
Souders: Credo che spuntò un enorme sorriso sul mio volto. Mi sentivo come se cinquecento chili erano stato sollevati dalle mie spalle.
Peterson: Quest’anno è stato molto difficile perché abbiamo davvero voluto Kristin Kreuk, proprio come volevamo Michael, ma abbiamo anche molto rispettato il fatto che questi attori hanno messo un sacco del loro tempo nella serie e meritano una possibilità di andare fuori ed esplorare le proprie opportunità. Abbiamo avuto solo Michael per un giorno, quindi non c’era molto che potevamo fare con lui nella storia e abbiamo davvero voluto mantenere questo finale con Clark. Avevamo predisposto un finale tutto senza di lui . Quindi, abbiamo riscritto le scene, non dico in fretta, perché abbiamo avuto tutto il fine settimana, ne sono venute fuori due grandi scene per lui.
E finalmente arriva il momento del gran finale:
Souders: Quello che mi auguro è che Smallville sia riuscita a rendere in qualche modo umano uno degli eroi più conosciuti al mondo e lo abbia reso accessibile a molte persone in modo che possano riferirsi a lui ed essere ispirate da lui.
Peterson: Quando ho visto il finale ho avuto due reazioni contrastanti: “Accidenti, questo è quello che ho aspettato per tutti questi anni!” E poi, subito dopo… “Aspetta un minuto. Questo non può essere la fine!” Sappiamo tutti che ha un destino tutto nuovo e loro hanno un futuro insieme.
sannino salvatore 13 Marzo 2012 il 10:51
il fumetto dell’ undicesima stagione di smallville e davvero una bufala il mio parere bisogna fare altri 24 puntate sarà un vero successo con clark col costume