The Walking Dead, Robert Kirkman: “Come genitore metterei troppe censure”

di Redazione Commenta

Robert Kirkman (nella foto tra le “sue creature”) è da poco diventato padre, così Wired ha approfittato di un’intervista con lui per sapere se le novità nella sua famiglia hanno cambiato il suo modo di scrivere per The Walking Dead.

In un certo senso qualcosa è cambiato perchè dopo esser diventato padre ti accorgi che la violenza ti tocca dei nervi scoperti che non credevi di avere. Con mia moglie eravamo abituati a guardare film un po’ forti, mentre adesso ci sentiamo più protettivi nei loro confronti.

Dunque non guardate più film come Rambo?

Diciamo che si cerca in tutti i modi di evitare la violenza gratuita che spesso passa in tivù.

Com’è cambiato il tuo lavoro in The Walking Dead?

Quando affronto una scena particolarmente cruenta mi domando sempre se non stia sorpassando il limite. Ma poi cerco anche di limitare la mia parte di genitore che porrebbe dei filtri a tutto.

Altri cambiamenti?

Penso che la prossima stagione di The Walking Dead sarà ancora più crudele, forse perchè sono riuscito a superare il Robert padre che c’è in me.

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