Collider ha intervistato l’attore di Wilfred, Jason Gann (foto), il quale nella nuova serie tivà targata FX, appare nei panni di un personaggio assolutamente brillante, un po’ spietato ed esilarante. La serie, che prende ispirazione da un prodotto australiano che porta lo stesso titolo, vede Ryan (Elijah Wood), un ragazzo che fa amicizia con Wilfred (Gann), il cucciolo dei vicini di casa. Mentre tutti continuano a vedere in Wilfred un cane come tutti gli altri, Ryan lo considera un essere umano in carne ed ossa nel costume peloso di un gigante canide.
Com’è nata l’idea di Wilfred?
Tutto è iniziato con una conversazione e poi è diventato un cortometraggio per poi finire in tivù come serie. Il progetto iniziale era quello di rimettere a Wilfred il costume, cercando di espandere il mondo il più possibile subito dalla prima stagione.
Raccontaci la tua esperienza nel lavorare con Elijah Wood.
Per me è stato molto divertente, anche quando giravamo alcune scene in costume, soprattutto a Venezia. Adesso ci saranno anche delle scene più serie però.
È stato difficile interpretare un cane?
Fortunatamente avevo un background nel teatro per i più piccoli e fare la voce “canina” non è stato difficilissimo. Ho sempre trovato divertente interpretare delle parti dove sono travestito da qualche animal: la cosa in sè potrebbe non sembrare originale, ma dipende da come si interpreta la voce e il proprio ruolo.
Come ti sei preparato per la parte?
Non mi gratterò dietro le orecchie come fanno i cani perchè se dovessi imitare il cane, l’intero effetto comico perderebbe la sua efficacia. Così come avviene quando hai a che fare con dei bambini, quando ti vedono travestito, ti credono quell’animale, non pensano che sei un uomo con un costume addosso.
Come si comportano le persone con te?
Molte persone si abbassavano per parlare negli occhi del cane, invece devono parlare “ad altezza d’uomo“. Tutti devono accettare che Wilfred è un cane speciale.