Prime Suspect, Alexandra Cunnigham: “il sessismo è più sottile nel mondo moderno”

di Redazione Commenta

TV Guide intervista Alexandra Cunningham, executive di Prime Suspect, versione americana con protagonista Maria Bello dell’omonima serie britannica. La serie originale, che si è svolta sporadicamente tra il 1991 e il 2006, vedeva protagonista il premio Oscar Helen Mirren nei panni di una volitiva e talentuosa detective donna che si faceva largo a gomitate in un mondo di poliziotti di sesso maschile combattendo discriminazioni e ostentato maschilismo.

I produttori hanno premesso che il sessismo non verrà fuori così fortemente in questo remake:

Ovviamente siamo nel 2011, non c’è sessismo istituzionalizzato, ci sono risorse umane…le donne lavorano non quando ne hanno bisogno, ma spesso per scelta, è il caso del personaggio di Maria che è una persona che vuole fare il suo lavoro e ignorare questo tipo di cose…Alcuni dei personaggi reagirà a lei in un modo tradizionalmente maschilista ad altri personaggi non piacerà per la persona che è, perché è sgarbata, senza compromessi e ambiziosa…Così abbiamo intenzione di esplorare il suo modo di essere cercando di renderla il più realistica possibile, perché il sessismo è più sottile nel mondo moderno.

La Cunningham promette equilibrio di contenuti tra gli elementi dell’originale che gli spettatori di vecchia data ritroveranno volentieri e alcune sorprese che renderanno la narrazione non prevedibile. La Bello ha detto che non ha seguito assiduamente la serie originale, ma si ricorda che era molto cupa, ha aggiunto che non appena letto il copione, lei già sapeva che “sarebbe stata una serie diversa“.

Prime Suspect debutterà sulla NBC il prossimo 22 settembre.

 

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