Quanto durerà ancora American Horror Story? Vista la particolare struttura narrativa dello show, potenzialmente potrebbe andare avanti per sempre… e se dipendesse da Ryan Murphy, sarebbe proprio così: ecco cosa ha rivelato l’autore nel corso di “The Writers’ Room”, show di Sundance Channel cui autori ed attori di serie tv regalano delle chicche sui loro show.
Partiamo dalla fine di American Horror Story:
Non la vedo: mi piace, mi piace tutto il processo, c’è un grande senso di rinnovamento nel periodo che precede la creazione, quando sei pronto a qualcosa di nuovo: è veramente qualcosa che farei fin quando la rete mi permetterà di farlo.
A Deadline, l’autore ha anche spiegato qualcosa di più sul processo creativo: solitamente si gira da luglio a gennaio per una messa in onda prevista ad ottobre, mentre il pitch, cioè l’idea di quale sarà il filo conduttore della stagione, viene proposta alla 20th Century Fox a settembre (ovviamente, dell’anno prima); da settembre a gennaio gli autori si documentano per i personaggi ispirati alla realtà, mentre da gennaio a lugli vengono scritti i copioni, creati i costumi e i set; e… lo sapevate che uno dei personaggi ispirati alla realtà avrebbe potuto essere Charles Manson, capo della setta che assassinò, tra gli altri, Sharon Tate, moglie (incinta) di Roman Polanski?
Volevo fare un’intera stagione su di lui, ma poi abbiamo deciso che non sarebbe stato rispettoso delle vittime ed era difficile ottenere i diritti della sua vita, così ho pensato alle streghe di New Orleans, tema che mi ha sempre affascinato, anche se non è escluso che parleremo di Manson, prima o poi. Passiamo tanto tempo a cercare di trovare il giusto tono del racconto e la giusta fotografia, ogni anno ce n’è uno diverso.