Evan Peters (a destra nella foto) ricopre il ruolo di Tate nella serie tv American Horror Story e ha attirato l’attenzione di molti telespettatori che hanno trovato in lui qualcosa di interessante nell’interpretare la parte di un serial killer che non riesce a perdere il vizio di fare del male alle persone che gli sono accanto. Non perdete la seconda parte dell’articolo dove trovate l’intervista realizzata da Examiner.com.
Parlaci un po’ del tuo personaggio, Tate.
Quando ho avuto la parte sono rimasto completamente affascinato da quanto fosse una persona complicata. Si tratta di un mostro in sostanza, perché ha ucciso tante persone, ma penso che sotto sotto possa avere anche una parte del bravo ragazzo.
Qual’è la parte più difficile di interpretare gli sbalzi di umore che ha?
Ciò che mi rende triste è che sono lontano dalla mia famiglia: mio padre lavora in Michigan e mia madre si è offerta di seguirmi ma quando mi sono accorto che il mio sogno era troppo egoista da realizzare, ho lasciato perdere. Spesso il loro rapporto difficile mi fa piangere.
Cosa aspetta Violet (Taissa Farmiga, a sinistra nella foto) e Tate?
La loro relazione è molto intricata e so che c’è un costante dibattito tra chi li vorrebbe insieme e chi li vorrebbe vedere separati. Ma da quando Violet ha detto a Tate di andarsene le cose non saranno più uguali.
Pensi che Tate possa cambiare veramente?
Penso di sì e credo sia stato grazie a Violet. Ma forse la situazione gli è sfuggita di mano e per Violet è stato troppo tardi.
Puoi anticiparci qualcosa della seconda stagione?
Non so come inizierà la prossima stagione e non so nemmeno se sarò nel cast. So solo che il bambino di Vivien porterà ancora scompiglio nel vicinato, oltre che nella casa: le cose non potranno che peggiorare!
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