Carlton Cuse ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito al finale di serie di Bates Motel, che ha terminato la sua corsa lo scorso 24 aprile negli Stati Uniti su A & E
Dopo cinque stagioni, numerose morti e un buio dilaniante, il mondo di Bates Motel è giunto alla conclusione: The Hollywood Reporter ha incontrato Carlton Cuse e Kerry Ehrin per parlare di come e perché vada a finire proprio in questo modo il prequel di Psycho in onda su A & E. Attenzione, spoiler sulla season finale dopo il salto.
The Cord è il titolo della puntata che chiude la quinta ed ultima stagione di Bates Motel, trasmessa negli Stati Uniti su A & E il 24 aprile 2017: nell’episodio, il numero di morti continua a salire mentre Romero (Nestor Carbonell) ha compiuto il suo desiderio di morte quando ha costretto Norman (Freddie Highmore) a mostrargli dove aveva lasciato il corpo di Norma (Vera Farmiga). Norman -che è ancora nei panni della madre in quel momento- uccide Romero mentre sta singhiozzando sul cadavere della sua amata.
Prima che Romero esalasse il suo ultimo respiro, ricorda a Norman le sue azioni, ma entra in gioco la madre che vuole proteggere la mente del ragazzo rimandando la sua mente danneggiata indietro, quando lui e Norma andarono per la prima volta a White Pine Bay per aprire il loro famigerato motel.
Il senso di colpa resta opprimente e in qualche modo Norman vuole liberarsene; così, trascina il cadavere di Norma e chiama suo fratello Dylan (Max Thieriot), che invece di chiamare le autorità cerca di comprendere gli atti di suo fratello minore. Purtroppo, l’unica cosa che Norman vuole alla fine è di ricongiungersi con Norma, anche se significa che deve morire. Quindi, in un machiavellico tentativo di suicidio, Norman si precipita con un coltello su Dylan, costringendo suo fratello a sparare per ucciderlo. Grazie. L’ultima parola di Norman morente tra le braccia di Dylan.
Carlton Cuse ha spiegato che c’era sin dall’inizio un finale che prevedesse la morte dei protagonisti:
Siamo giunti più tardi all’idea che Dylan sarebbe stato colui che toglie la vita a Norman, ma da quando abbiamo iniziato a parlare dello spettacolo abbiamo immaginato un viaggio di cinque anni che sarebbe finito con Norman e Norma entrambi morti. In ultima analisi, abbiamo sentito che la loro storia d’amore non poteva realizzarsi in questa vita.
Non abbiamo assolutamente voluto concludere lo spettacolo allo stesso modo di Psycho. Sarebbe stata una profonda delusione e avrebbe sgonfiato l’intera intenzione qui, che doveva prendere personaggi e alcune delle immagini iconografiche del film e raccontare la propria storia. La nostra storia ha avuto la sua fine, e così abbiamo apprezzato il brivido di uscire dalla mitologia di Psycho