Francesca Orsi, che lavora nell’esecutivo del network americano HBO, ha utilizzato un’espressione particolarmente colorita per descrivere le richieste di budget che sono state fatte per pagare i salari ai protagonisti della seconda stagione di Big Little Lies, la serie televisiva basata sul best-seller di Liane Moriarty che ha come protagoniste Nicole Kidman e Reese Witherspoon.
Durante una conferenza stampa a Gerusalemme e parlando delle richieste del cast del fortunato show, che è stato rinnovato per una seconda stagione senza troppa preparazione, portando la HBO a pagare ad un prezzo particolarmente alto le performance di Laura Dern e delle due protagoniste Nicole Kidman e Reese Witherspoon, la Orsi ha dichiarato:
Da un punto di vista di budget produrre la seconda stagione di Big Little Lies senza nessuna opzione alternativa per ridurre i costi è stato una sorta di stupro per noi.
L’espressione utilizzata dalla Orsi è stata particolarmente forte e sarebbe potuta risultare offensiva, tanto da spingerla a scusarsi per il linguaggio utilizzato:
Mi rendo conto che l’espressione che ho utilizzato è stata sgradevole e che ho effettuato una scelta di parole veramente poco felice, siamo ovviamente estremamente orgogliosi di essere la casa di uno show come Big Little Lies e non vediamo l’ora di vedere la nuova stagione.