Toby Stephens è un doppio figlio d’arte (mamma Maggie Smith e papà Philip Stephens) interpreta il capitano Flint in The Black Sails e a Collider ha parlato del suo ruolo.
Come hai saputo della parte?
La mia agente mi ha portato il copione e leggendolo ho pensato: Voglio la parte! Era qualcosa di molto nuovo, mai visto in TV. Soffrivo perché ero già molto legato al personaggio, allora mi sono registrato ho mandato il mio provino e la cosa ha funzionato.
Cosa ti attratto del capitano Flint?
È carismatico, si scopre con il tempo cosa lo guida. È un personaggio interessante da interpretare. Pensi sia un violento, invece, si scopre che è più complesso. Questo è il bello di questa serie: in Black Sails scopriamo che si vogliono ubriacarsi, fare sesso, ma ognuno lo fa in modo diverso.
E hai fatto delle ricerche per il ruolo?
Sì, ogni cosa che leggevo ne volevo sapere di più. Flint ha esperienza in marina e anch’io dovevo averla, volevo scoprire che tipo di vita fosse.
Flint si può fidare di qualcuno?
Si fida di Barlow, c’è un legame fra loro. C’è anche un po’ di rabbia repressa, ma è una vendetta: è arrabbiato con la sua patria. Penso sia un uomo che vuole fare del bene, ma non ci riesce.
E con Eleanor Guthrie:
È pragmatico, la vede come una persona con cui lavorare. Lavorano insieme, sono come padre-figlia, ma non è detto che non ci sia del tenero fra i due.
Photo Credits | Black Sails Facebook