Interessante e fluviale intervista a Bryan Cranston e Vince Gilligan sul finale di Breaking Bad, la decisione di fare uno spinoff – che potrebbe non essere una serie drammatica, quanto una sitcom – lo sviluppo del personaggio di Walter e e tante altre curiosità e spoiler: per i fan di questa serie AMC, il post che segue è davvero da non perdere.
Cominciamo dallo sviluppo della serie, Vince Gilligan spiega di non averci mai pensato troppo, che pensava al massimo lo show sarebbe durato tre stagioni, e ringrazia i fan che gli hanno permesso di arrivare a sessantadue puntate e cinque stagioni; per quanto riguarda il colpo di scena nel finale della prima metà della quinta stagione, ossia Hank che trova il libro di Walt Whitman nel bagno di Walter, l’autore spiega che gli è venuto in mente sul finire della quarta stagione parlandone con gli altri sceneggiatori:
Eravamo a metà della quarta stagione, e ci siamo detti: non sarebbe figo se Hank, un agente della Dea intelligente e dedito al lavoro, dopo essersi fatto un mazzo tanto, che da tempo tenta di incastrare suo cognato senza saperlo, scoprisse il libro per puro caso mentre è seduto sulla tazza del bagno?
L’autore aggiunge di sperare che l’eredità dello show duri a lungo e di aver scelto AMC semplicemente perché tutti gli altri network avevano detto no all’idea di un tranquillo professore che cucina droga; Bryan Cranston invece rivela di non aver mai saputo quanto Scarface avrebbe potuto diventare il suo personaggio, che è stata una prova per lui e anche per i telespettatori intraprendere questo viaggio con Walt: se però noi riteniamo che Walt sia diventato cattivo nel tempo, l’attore ha una sua teoria:
All’inizio dello show, dovendo fare soldi in modo veloce, Walt prende una decisione affrettata: c’è chi dice che sia diventato cattivo nella seconda stagione, chi dice quando ha lasciato morire Jane (che è una delle scene che, come padre, ricorderò di più: Walt è stato molto combattutto nel decidere cosa fare), chi dice più tardi: io invece penso che Walt sia diventato cattivo sin dal primo episodio, quando decide di diventare qualcosa che non era mai stato: una volta che decidi questo, poi è come una valanga: Walt ha perso la sua anima ed ha permesso che succedesse.
L’attore ha definito il finale molto soddisfacente, mentre Gilligan rivela che c’è inizialmente lo show doveva essere ambientato nel Sud della California (ma che fu Sony a scegliere il Nuovo Messico per la tassazione più bassa, scelta definita da Cranston un felice incidente) e che c’è stata una qualche tentazione ad andare avanti fino ad arrivare ad una sesta stagione, per quanto lui stesso avesse programmato una fine entro un arco temporale ben definito.
La tentazione di continuare c’era, ma avevo molto chiaro quanto lo show dovesse durare: una settimana fa è stato il nostro ultimo giorno di riprese, è stato molto triste e commovente, ma sono davvero fiero di questi ultimi otto episodi.
Chiudiamo con lo spinoff di Breaking Bad, come dicevamo lo show (per cui comunque ancora non ci sono contratti né altro) vedrà protagonista Saul (Bob Odenkirk) e potrebbe essere una comedy piuttosto che un drama: secondo quanto anticipato dallo stesso Gilligan nel 2012, gli sarebbe piaciuto vedere Saul Goodman combattere ‘contro’ la legge, nel senso di fare di tutto per rimanere fuori dalle aule di tribunale, mentre oggi l’autore aggiunge:
Mi piacerebbe molto farlo, ne stiamo parlando ma ancora non c’è niente di certo.
E Bryan Cranston conclude:
Ma noi, vi parteciperemo tutti?!
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