Uno degli sceneggiatori di Breaking Bad, tale Vince Gilligan (nella foto) ha parlato ai microfoni di MyNorth per discutere di alcune novità che vedremo all’interno della serie tv. Quanto emerge dall’intervista sottolinea l’idea di Gilligan da dare allo show,che comprende le crisi di mezz’età e il personaggio di Walter White: ma il suo è solamente uno degli esempi che si possono fare visto che l’obettivo è anche quello di raccontare una storia originale e diversa dalle altre.
Come descriveresti il rapporto che i personaggi hanno con il bene o il male?
Personalmente credo profondamente nella netta differenza tra bene e male e nel karma: tutti noi dobbiamo scegliere il modo in cui viviamo, che sia positivo o negativo. La giustizia che noi esseri umani abbiamo creato non è infallibile e dobbiamo pensare che ci sia qualcosa di meglio.
Pensi che il pubblico potrà mai ritrovarsi in qualche modo in Walter White?
Lo show è stato pensato come un esperimento per la televisione e Walter rappresenta una posizione indifendibile a questo punto. Il pubblico l’ha notato ma ha voluto vedere fino a che punto la storia si evolveva, ma spero che non perdano mai l’interesse per lui.
Senti una certa pressione per il finale della serie?
Certamente, anche se cerco di pensarci il meno possibile. Ma poi mi ripeto che è meglio pensare al finale piuttosto che pensare di non aver mai avuto l’occasione di lavorare qui: non voglio che le aspettative siano troppo alte per tutti, ma è normale che il finale deve essere soddisfacente.
Cosa ti piacerebbe fare dopo Breaking Bad?
Ho sempre pensato che dopo avrei diretto dei film ed è qualcosa che ho in testa da quando sono piccolo. Per me Hollywood non è mai stata meno interessante rispetto ai prodotti televisivi, è solo che ho avuto tante occasioni qua e non ho mai avuto motivo per andarmene.
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