Breaking Bad, perchè guardarlo secondo Tv Overmind

di Redazione Commenta

Adam Epstein del sito Tv Overmind prova a spiegare perche dovremmo guardare Breaking Bad attraverso una semplice sequenza peraltro priva di qualsiasi contenuto violento, violenza e linguaggio forte sono peculiarità di questa strepitosa serie targata AMC, perchè questo piccolo gioiello estremo meriti una visione e per farlo analizza una scena che si svolge al di fuori di un negozio di ferramenta che vede il professore di chimica Walter White, interpretato dla premio Emmy Bryan Cranston, affetto da un cancro e datosi al commercio di anfetamine vedersela con un brutto ceffo delimitando in maniera chiara e inequivocabile il proprio territorio.

Dopo il salto troverete il video della scena e la sequenza analizzata da tre punti diversi, la musica, la ripresa e naturalmente il pezzo forte della scena, lo strepitoso Bryan Cranston.

Anatomia di una scena: Breaking Bad

La musica: il brano che suona durante la sequenza è DLZ dei Tv on the Radio, Epstein lo descrive come un funky che ben trasmette il senso di spavalderia in divenire di Walter e del personaggio duro e spietato in cui tenta di immedesimarsi, ricordiamoci che parliamo di un bonario professore di chimica delle superiori, la musica in questo caso è funzionale all’evoluzione a cui assistiamo ed Epstein per affermare questo concetto cita l’autore di Lost Damon Lindelof che ha affermato a proposito della musica che un pessimo accompagnamento musicale prova a dirti cosa sentire, una musica azzeccata invece valorizza solo ciò che stai guardando e provando.

Il genio di Bryan Cranston: Epstein ricorda due attori in tv capaci di lavorare in modo sorprendente sullo sguardo per trasformarsi nell’arco di un primo piano, uno  è il Terry O’Quinn di Lost, chi potrebbe mai dimenticare il suo John Locke paterno e carismatico prima e da brividi dopo il suo ritorno sull’isola e il secondo è proprio Cranston, che in questa sequenza subisce una mutazione nell’arco di pochi passi, il tempo di approcciarsi al suo avversario, fissarlo negli occhi e accennare un impercettibile sorriso che miscela follia e una violenta promessa che il massiccio teppista recepisce come un segnale di pericolo istintivo e animalesco, un segnale che lo porta come accade in natura tra due animali ad indietreggiare consapevole di aver sconfinato, consapevole di non scorgere alcuna paura o cedimento nell’avversario, consapevole di aver mostrato per primo la paura che stava cercando nell’altro.

La ripresa della sequenza: l’incipit è un campo lungo per mostrare la location, qualche secondo per accompagnare i passi di Walter verso il parcheggio, stacco sui due uomini in prossimità del furgone e poi attenzione puntata su Cranston, l’azione da questo momento ci mostrerà la trasformazione a cui accennavamo poco fa, tutto è puntato sullo sguardo, la postura e il volto di Walter contrapposti al suo avversario di cui scopriremo solo in ultimo la reazione e il suo indietreggiare tra l’intimorito e il sorpreso, con il reiterato distogliere ed abbassare lo sguardo con cui perde lo scontro acquistando la consapevolezza unica della forza di quella frase pronunciata senza cedimenti o inflessioni emotive: “Stai fuori dal mio territorio…

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