SpoilerTV riporta le dichiarazioni di Amy Sherman Palladino e Sutton Foster: nel sunto dell’intervista fluviale che trovate dopo il salto, ecco cosa aspettarci dalla seconda parte della prima stagione di Bunheads, ma anche curiosità e retroscena sulla serie.
Interpellata in merito ad una potenziale seconda stagione, Amy Sherman Palladino spiega di non sapere se ci sarà un rinnovo, non solo perché è presto per dirlo, ma perché ABC Family ha una programmazione sbalestrata per cui divide le stagioni a metà, con lunghe pause tra una messa in onda e l’altra.
Sutton Foster ha invece rivelato che ritiene un grande onore e una sfida il ruolo assegnatole e poter recitare i dialoghi della creatrice:
Come attrice speri sempre di avere il materiale giusto per lavorare, con Amy qyuesta è una sicurezza e molto del lavoro è già fatto, per me: devo solo prepararmi quanto più possibile ed essere aperta a dare il meglio di me, lavorando duro.
Sono stata in grado di usare parte del mio talento musicale in Bunheads ma spero di farlo di più in futuro, ho già cantato tre canzoni e spero siano di più.
A proposito della dedizione della protagonista, la Palladino ha aggiunto che non ha mai visto qualcuno di più focalizzato della Foster, capace di lavorare anche sedici ore al giorno e di fermarsi sul set più del necessario.
Quanto al suo lavoro (in Bunheads ma anche in Una mamma per amica: per la cronaca, l’autrice non si è detta preoccupata dai paragoni) e dell’ispirazione per i suoi personaggi, Palladino spiega che il trucco sta nell’ispirarsi a storie vere – ad esempio, lei avrebbe dovuto essere una ballerina e il mondo della danza l’ha sempre affascinata – e nel considerare i personaggi come se facessero parte della famiglia.
Chiudiamo infine con qualche anticipazione sulla seconda parte della prima stagione, in cui secondo la creatrice Michelle sarà fortemente sorpresa dal ‘buco’ che il suo addio ha lasciato a Paradise:
Penso a Michelle come ad una che crede di non avere legami e di non innamorarsi, per lei tornare a Paradise e scoprire che è mancata a qualcuno, che qualcuno senta il bisogno del suo aiuto… pensa che non essendo le sue figlie biologiche, alle ragazze poco sarebbe importato se lei c’era o no.
Ma durante l’adolescenza le influenze possono essere le variegate, non solo quelle dei genitori: a volte si tratta di un’insegnante, a volte di una babysitter, a volte di una bibliotecaria che ti passa un libro che ti cambia la vita.
Non si può anticipare cosa ti cambierà la vita, e penso che Michelle, che non si è mai pensata importante nel grande quadro delle cose, sarà molto sorpresa nello scoprire che invece c’era qualcuno che teneva a lei.