Entertainment Weekly intervista Dan Harmon executive per la NBC del serial-comedy Community rinnovato lo scorso marzo per una terza stagione.
La pianificazione della serie e la scelta di chiudere la seconda stagione con un cliffhanger:
Per le ultime due stagioni, con rare eccezioni, non ho mai pianificato niente di più di sei puntate in anticipo, perché non sono mai stato abbastanza sicuro per fare altrimenti, almeno fino a quando non ci sono stati gli episodi sul paintball in cui abbiamo effettivamente parlato in maniera specifica di come porre fine alla stagione.
Come pianificare la terza stagione:
Io non sono come George Lucas che scrive “Jar Jar sta per diventare un Jedi e che cambierà tutto.” Penso di queste cose in una maniera molto istintiva che punta all’improvvisazione, non mi piace l’idea di eccessivi ritocchi perchè rischio di annoiarmi. Cerco di cambiare una cosa importante in ogni stagione. La prima stagione, stavo solo difendendo il mio spettacolo contro il mondo, per la seconda stagione stavo scrivendo in mutande a casa, ma ho dovuto smettere ed ho invitato i miei autori di grande talento nel mio terribile processo psicotico e tutti erano coinvolti, Nella terza stagione invece mi piacerebbe passare ad un livello superiore e in realtà vorrei tentare di pianificare alcune cose in anticipo in termini di storia e di personaggi. [Vorrei] sedermi e dire: “OK, è la terza stagione. Come andra a finire la terza stagione? E poi procedere a ritroso da quello.
Nella nuova stagione ci saranno altrettante scene di stunt e parodie viste nella seconda?
Quello che voglio fare è dimensionalizzare i personaggi anche più di quello che abbiamo fatto finora, ho un modello circolare di narrazione in cui le storie sono in genere scandite in quattro tempi – è nel terzo che i maggiori cambiamenti si verificano e hanno conseguenze. Si sviluppa attraverso un primo e secondo atto fatto di strane e meravigliose esperienze, ma è nei capitoli terzo o quarto in cui un eroe ha effettivamente il tempo di porsi alcune domande difficili…Penso che creerà fondamentali e radicali cambiamenti al DNA della serie che deve contemporaneamente farne uno spettacolo più affidabile, senza farlo sentire prevedibile per le persone che lo amano… Abbiamo effettivamente fissato un punto di svolta in termini di narrazione…il futuro è più importante rispetto al passato. [Ride] Tutto ciò sembra ridicolo, ma prendiamo molto seriamente il nostro show perché è quello che le persone in TV sono tenute a fare. Si desidera che la seria sia stupida, ma non credo vogliate sentirvi stupidi nel guardarla.
Che cosa succederà con Chang, il personaggio di Ken Jeong?
Quello che ho cercato di fare dalla stagione 1 alla stagione 2 è dargli più libertà un po’ perché non volevo essere colpevole di condizionarne il personaggio o l’attore…voglio dare al suo personaggio più opportunità in termini di ruolo all’interno del gruppo.