C’è razzismo nelle sitcom americane? Il Media Action Network for Asian Americans pensa di sì per quanto riguarda la nuova comedy di FOX Dads e nei giorni scorsi aveva chiesto alla rete di rigirare il pilot, considerato offensivo nei confronti degli asiatici; la richiesta è arrivata sotto ferragosto, ieri la notizia che la retre ha declinato l’invito.
Nel pilot di Dads, la nuova comedy prodotta da Seth MacFarlane che debutterà a settembre sulla rete americana di Murdoch, sono presenti battute a sfondo razzista (soprattutto rivolte alla comunità asiatica), per questo la comunità in difesa degli asiatici americani nei media ha spedito una lettera alla FOX per chiedere di rigirare alcune scene.
A non piacere all’associazione, tra l’altro, la scena in cui i protagonisti Eli (Seth Green) e Warner (Giovanni Ribisi) chiedono alla loro assistente di origini asiatiche Veronica (Brenda Song) di vestirsi da studentessa e di compiacere i loro partner d’affari cinesi.
Durante gli incontri con la stampa, il creatore Alec Sulkin (non nuovo ad uscite eccessive: nei giorni del terremoto giapponese aveva twittato “se volete sentirvi meglio, googlate Pearl Harbor“; e dopo che Sandy aveva devastato il New Jersey, twittò “Se volete sentirvi meglio, cercate su Google Jersey Shore“) aveva promesso che avrebbe fatto in modo di sfumare le battute, ma la MANAA ha chiesto comunque alla FOX di rigirare le scene considerate sgradite.
Di ieri la risposta del network:
Nel corso dello show, vedrete che quello di Brenda è un personaggio forte, intelligente, una donna che ha potere e quasi sempre ragione; Dads prende in giro gli stereotipi e le bigotterie, è basata sulle vere vite dei produttori esecutivi, e le relazioni tra padri e figli in Dads continueranno ad essere l’elemento portante della sensibilità della serie, che avrà un umorismo che possa funzionare su diversi livelli.
Da registrare l’intervento – risalente ai primi di agosto, cioè prima delle polemiche, di Brenda Song, che intervistata da EW.com aveva detto, proprio a proposito del vestito da studentessa:
Il mio personaggio è una che prende al volo le occasioni, ama il suo lavoro e fa tutto quello che c’è da fare; mi piace essere in uno show che spinge i suoi limiti, se non puoi ridere di te stesso, non sai proprio ridere: con i miei amici faccio sempre battute del tipo, sono asiatica e sono brava in matematica ed è una cosa che è stata trasposta in tv.
E chissà che, vista anche la presa di posizione dell’attrice, la MANAA non decida di cambiare bersaglio: già nei giorni scorsi l’associazione aveva messo nel mirino anche 2 Broke Girls, comedy CBS in cui il protagonista asiatico è spesso al centro di gag… contrariamente al protagonista nero; spiegava il presidente Guy Aoki:
Hanno paura dei neri che sono arrabbiati, non lo sono degli asiatici:è anche per questo che la MANAA esiste.