Damon Lindelof porta alla luce qualche altro particolare sulla stagione finale di Lost, iniziando con l’affermare che per certi versi è contento che nel giro di una stagione la gente smetterà (forse) di chiedere e di chiedersi dove la serie andrà a parare.
Confermato il carattere “finale” della stagione, per cui non ci sarà apertura per un film, o per altre cose simili: almeno con il setting attuale. Quando gli viene chiesto qualche spoiler sugli attori della prossima serie rimane sul vago: in riferimento ai rumors sui vari ritorni, ad esempio, dice che effettivamente personaggi che hanno avuto un ruolo chiave nella serie potrebbero effettivamente fare ritorno.
Se vi ricordate, Regis Philbin sostiene che il mostro di fumo sia un dinosauro; la cosa non è confermata da Lindelof, che ci lascia dedurre con un semplice ragionamento che, se ancora non abbiamo visto un dinosauro sullo schermo, e se non lo vedremo nemmeno nella prossima e ultima serie, beh, probabilmente non c’è alcun dinosauro.
Finito Lost, la priorità passerà a Star Trek 2, e per ora non ci sono prospettive per un progetto analogo a Lost, sempre che sia possibile realizzarne uno. Il sequel di Star Trek è ancora in fase di scrittura creativa, e il produttore mette in evidenza le difficoltà che si incontrano nel concepire un seguito di un nome così “grosso”, e le responsabilità che ne conseguono.
La tentazione è sempre quella di offrire un “buffet troppo sostanzioso”, “troppo di tutto”, in altre parole, si rischia di approfondire troppe sfaccettature; bisogna saper scegliere. Come linee guida generali, il produttore vuole vedere più Uhura e Spock sullo schermo, ma anche Scotty e Sulu. Per quanto riguarda il “cattivone” di turno non trapelano indiscrezioni.
Molto della serie originale entrerà a far parte di questo sequel, ma in modo involontario, quasi inconscio, dato che alcune caratteristiche sono state involontariamente “assorbite” col tempo, guardando e riguardando le puntate originali.