Fargo è una delle serie TV dell’anno, Collider ha parlato con una dei suoi protagonisti: Alison Tolman ecco cosa ha detto sui fratelli Coen, sul suo ruolo di Molly.
Qual è stata la molla che ti ha spinto ad accettare il ruolo: il fatto che fosse legato al film dei Coen o altre ragioni?
In un primo momento, leggendo la sceneggiatura, ho pensato: perché stanno facendo una serie da Fargo? Poi ho letto ancora un po’ di linee e ho capito il perché. Avevano trovato la “loro” voce, e ho pensato, chiunque sia questo Noah Hawley è un grande. Anche se porta il suo testimone, credo che il prodotto regga da solo.
Come la vedi Molly?
È il cuore dello show, amo il fatto che sia così determinata, una poliziotta ligia al dovere, nonostante tutto. Se le cose non vanno non si scoraggia, mi piace che sia così.
Perché è così diversa dagli altri?
Non è guidata dall’ambizione, ma quello che si deve fare e andrà fatto. Si adatta con facilità alle altre persone e al cambiamento di circostanze che la circondano. È molto pragmatica, quando vede il mondo e scopre che ci sono dei crimini orrendi perpetuati proprio fuori casa tua, invece di negare il tutto decide di lottare.
E lavorare con Bob Odendirk?
Ho lavorato con gente fantastica, anche fuori dal set. Lavorare con loro mi ha reso tutto il resto più facile, la dinamica fra me e Bill è stata divertente da girare, è andata solo migliorando. È un’evoluzione affascinante.