L’avventura di Fringe è finita: dopo cinque anni di indagini, realtà parallele, viaggi temporali e momenti emozionanti si chiude un ciclo ed in un certo senso questo rappresenta anche una grandissima perdita, se non il colpo di grazia per il genere science fiction in televisione.
La narrativa della serie ci aveva preparato a questo finale, necessario per terminare il terribile incubo dal quale il genere umano è piombato nel 2036: quello a cui forse non eravamo preparati era l’incredibile capacità di riuscire ad emozionare, soprattutto nei momenti dedicati a Walter e Peter, la relazione tra padre e figlio che è stato uno dei capisaldi dello show, un leitmotiv di successo e che riesce a toccare il cuore di molti di noi.
Per il resto, possiamo solo aggiungere che questa serie rappresenta alla perfezione il concetto dell’infinità impossibilità: niente è frutto del caso, ma è tutto assoggettato alle azioni, delle quali noi siamo i diretti responsabili ed è quindi un invito a vivere e ad agire con fiducia e passione, con la consapevolezza che il tempo non ritorna e che non si ha la possibilità di premere il tasto reset per avere un altro tentativo.
Detto questo, ci vediamo nel prossimo universo, membri della squadra Fringe.
Alessandro 19 Gennaio 2013 il 12:48
Alessandro ha detto:
Felice Catozzi 19 Gennaio 2013 il 13:37
@ale predici il futuro, leggi gli ascolti o butti iuatture? Scherzi a parte, Fringe è finito (forzatamente, ma ha avuto una conclusione), Alphas è stato cancellato in tronco 🙁
Fulvia Leopardi 19 Gennaio 2013 il 22:46
@Felice Catozzi: purtroppo 🙁