Game of Thrones, cinque buoni motivi per seguire la serie HBO

di Redazione Commenta

Tv Guide ha potuto visionare in anteprima i primi sei episodi di Game of Thrones, l’imminente serie fantasy-medievale basata sulla saga Le cronache del ghiaccio e del fuoco di George RR Martin che debutterà domani 17 aprile sulla HBO.

Tv Guide anticipa che la serie non deluderà ne chi ha divorato i libri che troverà elementi in più che solo una trasposizione televisiva può regalare, ma anche chi non ha mai approcciato la saga letteraria, naturalmente invitando comunque questi ultimi a regalare un pò di tempo alla lettura dei romanzi di Martin dotati di un’immersività straordinaria.

Dopo il salto trovate i cinque punti su cui bisognerebbe soffermarsi prima di decidere se seguire o no quello che a tutti gli effetti. de gustibus a prescindere, resta un vero e proprio  evento televisivo.

1-I titoli di testa, un viaggio magico e misterioso nel regno di Westeros:

I titoli di testa della serie rappresentano una sorta di mappa del regno che mostra vegetazione, castelli ed altri elementi topografici che prendono forma tridimensionale, ma non è solo una questione grafica perchè i crediti si adattano di volta in volta all’evoluzione della storia e ai personaggi centrali di ogni episodio.

GEORGE RR MARTIN: Non hai bisogno di una mappa se stai scrivendo un romanzo storico, la maggior parte dei lettori probabilmente sanno dove sono la Francia o l’Inghilterra. Ma quando hai a che fare con un mondo immaginario, i miei lettori non hanno idea di dove si trovino Pentos, La barriera o l’Approdo del re è qual è l’aspetto di questi luoghi. una delle cose che è diventato molto comune nel fantasy epico da Tolkien è l’inclusione di una mappa nel libro. il territorio diventa un personaggio, quindi sono molto contento dei titoli di testa, li considero anch’io bellissimi.

2-George è un dio selvaggio e fa fare cose terribili ai suoi personaggi:

Secondo l’executive David Benioff quelle cose terribili sono qualcosa che si ha bisogno di vedere. Nessuno è al sicuro e ciò da un tocco di stravaganza spesso brutale ai destini nella terra di Westeros e il dover guardare queste cose orribili accadere sullo schermo e non solo nella nostra immaginazione li rendono ancora più reali e coinvolgenti.

GEORGE RR MARTIN: Non ho alcun rimorso o rimpianto, ma questi capitoli sono stati difficili da scrivere, la sequenza dello sposalizio rosso nel terzo libro … quando ho raggiunto quel capitolo, quasi non riuscivo a scrivere, è stato così emotivamente straziante per me come scrittore così come spero lo sia stato anche per i lettori. A mio avviso se si vuole coinvolgere il lettore o lo spettatore a livello emotivo bisogna che interagiscano con i personaggi, che condividano i loro alti e bassi, così quando c’è una morte sarà qualcosa di doloroso. La morte è dura e  dovrebbe essere qualcosa di difficile da affrontare.

3-I bambini nella serie sono più grandi, più esperti e meno indifesi:

Pare che l’età di molti personaggi ancora bambini nella serie sia stata volutamente ,il che renderebbe alcune delle prove e le atrocità che subiscono marginalmente più accettabili che nei libri. E’ ancora molto cupo, c’è materiale emotivamente straziante (vedi Motivo n. 2), ma non ci sono mostri che vogliono vedere i bambini soffrire o spose bambine che affrontano la loro prima notte di nozze.

GEORGE RR MARTIN: Ho strutturato l’età di molti dei personaggi sulla base del vero periodo storico medievale, in cui la durata della vita era molto più breve e la maturità avveniva più rapidamente. Penso a Daenerys che nei libri all’inizio è una tredicenne e che invece nello serie diventa una diciassettenne, oltretutto interpretata da un’attrice che in realtà è ancora più grande.

4-Ci sono scene e personaggi bonus non presenti nei libri:

Sembra che durante la pre-produzione ci si sia accorti che ad ogni episodio mancavano circa dieci minuti di girato per raggiungere la durata pianificata, così sono stati creati personaggi extra e situazioni che non sono presenti nei libri, ma che promettono gli autori non tradiranno e non cozzeranno con la mitologia della saga.

DAVID BENIOFF: Alcune di queste scene sono tra personaggi che non arrivano ad interagire nei libri, una di questi è la regina Cersei che per diversi aspetti è una persona orribile, ma quello che in parte la redime è un amore feroce per i suoi figli che potrebbe portarla verso la pazzia. Lei farà cose terribili pur di proteggerli.

5-George RR Martin come Alfred Hitchcok:

Sembra che lo scrittore sia stato in quel di Westeros per giare un cameo nel pilot, scena in seguito purtroppo tagliata, ma pare che Martin non sia così restio alla macchina da presa il che potrebbe far pensare ad un bis a sorpresa che farebbe la felicità dei suoi fan.

GEORGE RR MARTIN: C’è una scena nel libro – presumo che comunque una qualche versione di questa scena sarà nella serie – in cui all’Approdo del Re ci sono diverse teste mozzate messe in bella mostra su un muro…Ho suggerito di mettere anche la mia testa su quel muro e che anche David (Beinoff) e Dan (Weiss) avessero le loro teste accanto alla mia. Abbiamo tutti pensato che fosse una grande idea fino a quando non abbiamo scoperto che era molto costoso avere una testa mozzata modellata sulle nostre. Quindi abbiamo scartato l’idea anche se continuo a pensare che sarebbe stato molto divertente.

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