Ancora una volta la censura fa notizia: l’Aiart, Associazione Italiana Ascoltatori Radio Tele-teatro-cinespettatori, ha richiesto l’immediata sospensione di Game of Thrones, in onda su Rai4 ogni giovedì sera alle 21; l’associazione culturale e di volontariato di ispirazione cristiana ha inviato la richiesta a mezzo di un telegramma indirizzato al direttore generale della Rai Luigi Gubitosi accusando lo spettacolo di volgarità e pornografia.
Rai 4 ha iniziato la messa in onda della serie tv di successo Game of Thrones targata HBO dal 2 maggio in chiaro con la prima stagione, mentre Sky trasmette lo spettacolo da tre anni e dal 10 maggio partirà anche qui in Italia l’attesa terza attesissima stagione.
Il presidente dell’Aiart Luca Borgomeo ha dichiarato nel telegramma:
Il programma è volgare, pornografico con insistite scene di violenza e di sesso, quasi gli autori fossero impegnati ad ottenere l’Oscar della depravazione. È tollerabile che la Rai, servizio pubblico, alle 21 entri con un programma a luci rosse nelle case degli italiani? […] Basta cambiare canale per non subire lo squallido programma certo, ma perché in un Paese civile si deve sopportare l’incultura del servizio pubblico radiotelevisivo?
Lersir 8 Maggio 2013 il 14:26
“ma perché in un Paese civile si deve sopportare l’incultura” di sti dementi?
Felice Catozzi 8 Maggio 2013 il 16:40
Ce lo chiediamo anche noi in realtà, anzi, chiediamo a voi se si tratta di ignoranza (non demenza, non vogliamo essere offensivi) o abitudine a una serialità italiana che probabilmente non è al passo con quella straniera. Certamente Il Trono di Spade non è Carosello, però non sorge il dubbio di una certa ricerca di visibilità? Infondo, è stato trasmesso Dexter in prima serata sulla stessa emittente e potremmo fare moltissimi esempi che non hanno ricevuto simili ripercussioni mediatiche. Che opinione ti sei fatto @Lersir? Che ne pensate cari lettori?
aifon 8 Maggio 2013 il 23:20
Ma per favore!! Che vergogna.. fossero quelli i problemi!
Invece di apprezzare che ogni tanto la Rai porta in tv qualche serie come si deve, si parte subito a criticare.
Ci meritiamo proprio Un medico in famiglia e i Cesaroni se l’andazzo è questo.