La sensazione alla fine della premiere della seconda stagione di Girls è sicuramente un senso di continuità con quello che è successo precedentemente, misto alla consapevolezza che alcuni percorsi sembrano essere fatti per essere circolari.
Seguendo questo discorso ritroviamo circolarità nel tentativo di Hannah di scappare dalla sua storia con Adam, nella quale la ragazza sembra essere impantanata, quando si ripropone di non finire a casa di un ragazzo nel cuore della notte e finendo con il farlo quando le cose non vanno e lo ritroviamo nel tentativo di Shosanna di evitare Ray alla festa per Elijah, situazione che culmina con un bacio appassionato: questi esempi sono tutti sintomi dell’incapacità di riuscire a volte a sfuggire dai propri sentimenti o da quello che si è, senza riuscire effettivamente nel proprio intento.
Girls non è stato solo questo: abbiamo visto probabilmente anche un nuovo lato di Marnie, che viene licenziata dal suo lavoro e dopo un terribile pranzo con la madre finisce quasi a letto con Elijah, mostrando una serie di insicurezze anche in una ragazza che sembra essere responsabile e tutta d’un pezzo.
Devo ammettere che come debutto mi ha emozionato e credo che la serie sarà un crescendo di situazioni interessanti e l’impressione finale è quella che l’HBO non ha sbagliato nemmeno questa volta a confezionare questo show, offrendo un prodotto fatto da elementi che sicuramente non rientrano negli standard dei canoni commerciali, ma dotato di una sensibilità e di un tocco particolare che fornisce un drammatico appeal alla serie: aspettiamo con impazienza il prossimo episodio.