Non accenna a placarsi la polemica dopo la pubblicazione sul magazine GQ di alcuni scatti provocanti che ritraevano in pose inequivocabili Dianna Agron, Lea Michele e Cory Monteith, volti amatissimi dal pubblico di Glee. Tim Winter, presidente del Parents Television Council (il Moige americano) ha epresso il proprio sdegno per le immagini pubblicate:
Il servizio fotografico rasenta la pedofilia, ed è disturbante il fatto che un magazine che è esplicitamente rivolto a uomini adulti sessualizzi attrici che in Glee interpretano delle teenager. Ma purtroppo, questo è solo l’ultimo esempio di come le giovani teenager vadano incontro a certe cose nel mondo dello spettacolo.
Se il creatore dello show, Ryan Murphy ha fatto sapere di non voler rispondere in merito alle critiche dell’associazione dei genitori, ben diversa è la risposta del settimanale che ha presentato querela con le seguenti motivazioni:
Il PTC dovrebbe distinguere reatà e fantasia, i ‘ragazzi’ hanno più di 20 anni e Cory ne ha quasi 30, sono grandi abbastanza da fare ciò che vogliono. Ci scusiamo ufficialmente con tutte quelle persone che si sono sentite ferite e non a proprio agio per la visione dei tre giovani attori in situazioni che volevano essere solamente scherzose.
La Agron, invece, ha buttato acqua sul fuoco all’intera vicenda direttamente sul suo blog ufficiale:
Nessuno è perfetto e queste foto non rappresentano la mia vera immagine. GQ ci ha chiesto di posare con una versione un po’ più spinta di questi personaggi, tipo Hit Me Baby One More Time; non era la mia idea preferita, ma non ho accettato comunque. Mi dispiace se vostro figlio di otto anni ha trovato la copia di GQ in questione ma la vera domanda è allora come diavolo ha fatto ad averla tra le mani.
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