A pochi giorni dalla fine della prima stagione di Hannibal, Bryan Fuller parla della seconda stagione della serie, ampliando e riprendendo le dichiarazioni che in parte vi avevamo già anticipato qua e soprattutto relative a quale ruolo avranno i libri nelle storyline del futuro: attenzione, ovviamente, a spoiler sgraditi.
Intervistato da HitFix, Bryan Fuller anticipa che la seconda stagione sarà una sorta di processo per Will (Hugh Dancy) e per Jack Crawford (Laurence Fishburne):
Nel finale avete visto cosa succede a qualcuno nella posizione di Jack Crawford, penso sarà sottoposto al giudizio di una commissione, la sua leadership verrà messa in discussione. E’ eccitante mantenere onesta la storia, Crawford non può prendere un tirocinante fuori da un’aula scolastica e vederlo uccidere da uno dei serial killer più ricercati e poi perdere un altro agente speciale che prende sotto la sua guida per investigare su questi crimini.
Ad IGN, l’autore aggiunge che nella seconda stagione scopriremo quanto è cambiata la relazione tra Will e Hannibal (Mads Mikkelsen):
C’è una nuova dinamica… finché non cambierà: Will ha toccato il fondo e può essere ancora più pericoloso della prima stagione, perché non ha idea di cosa gli accadeva: ora che lo sa, le cose peggioreranno.
Fuller rivela inoltre che nella seconda stagione potranno usare tutti i personaggi visti in Red Dragon e in Hannibal, tra cui Mason e Margot Verger, per cui stanno negoziando i diritti, mentre i diritti dei personaggi di The Silence of the Lambs appartengono alla MGM e le cose sono più complicate:
Nella quarta quarta stagione parleremo di Red Dragon, Il silenzio degli innocenti sarà la quinta stagione e spero che MGM veda lo show e lo trovi cosè bello da voler collaborare con noi; altrimenti sarà una stagione ispirata a ‘Silence of the Lambs’, ma diversa, ad esempio invece di Buffalo Bill avremmo un altro serial killer di cui ci occuperemo per tutta la stagione invece di Clarice Starling, una Flarice Karling.
Ma ci mancano ancora quattro anni, c’è tempo per l’ispirazione e per eventuali collaborazioni che siano soddisfacenti per me, Thomas Harris e i telespettatori.