È il protagonista di una serie tv che ha trascorso più di tutti gli altri così tanto tempo lontano dalla storia per motivi strettamente creativi: Damian Lewis è apparso, infatti, solo in uno dei primi sette episodi della terza stagione di Homeland; poi nell’ultimo appuntamento il suo personaggio di Nicholas Brody è tornato in primo piano; l’attore ha raccontato a Entertainment Weekly quello che sta per accadere nello show.
Damian Lewis:
In realtà era stato solo deciso dall’inizio che c’era bisogno di raccontare alcune storie senza Brodye sviluppare un complotto, ma è ovvio che non poteva andare avanti all’infinito.
Brody è un tale enigma per gli scrittori, che sono stati un po’ dirottati dalla brillantezza della loro stessa creazione, a dispetto del suo gesto vile, le persone gli vogliono bene e fanno il tifo per lui perché è un personaggio brillante, complesso, imprevedibile.
Sulle scene di astinenza dall’eroina:
Mi sono preparato guardando video su YouTube, ho trovato interessante anche parlare con un amico che era un tossicodipendente e consumava eroina e ora si occupa di persone con dipendenze, ho avuto anche una chiacchierata di un’oretta con un giovane di Charlotte, North Carolina, che lavora nell’unità per le dipendenze in un ospedale lì.
Tutti concordano su un forte sintomo fisico come i crampi muscolari e il modo in cui ci si contorce, oltre alla rabbia.
Infine:
Brody ha una missione rischiosa, ha intenzione di affrontare problemi, ostacoli sia personali sia fisici che dovrà superare.
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