L’originale serie drammatica su Netflix House of Cards è un’esplorazione senza compromessi di potere e ambizione: Francis Underwood (Kevin Spacey) è uomo politico accattivante, spietato e carismatico, con una moglie altrettanto ambiziosa, Claire (Robin Wright), i due non si fermeranno davanti a nulla per la loro ascesa; Collider era presente a una serata per celebrare lo show indetta dall’Academy of Television.
Nel corso della discussione sulla prima stagione di House of Cards, composta da 13 episodi, l’attore e produttore esecutivo Kevin Spacey ha parlato dello spettacolo:
Tutto quello di cui avevo bisogno come attore era scoprire chi è quest’uomo, e francamente non c’è molto su di lui che io ancora non sappia.
Lavorare con Beau Willimon, David Fincher e Robin Wright ha reso quest’esperienza straordinaria, questo cast è emozionante.
Lo showrunner, produttore esecutivo e sceneggiatore Beau Willimon ha dichiarato:
In America sembrano esserci due mitologie molto divergenti e ipocrite, la prima è il sogno americano dove se si lavora duro e si gioca secondo le regole, si ottiene una vita migliore; l’altra mitologia ha a che fare con le persone, il concetto di self-made man o woman che non rispetta le regole, persone rivoluzionarie che sfidano il loro governo al fine di ottenere ciò che vogliono.
In questo spettacolo ci chiediamo se il detto il fine giustifica i mezzi possa essere una forma possibile di governo e il nostro obiettivo è stato quello di raccontare la storia come se fosse un unico film di 13 ore.
Spacey ha aggiunto:
Infatti, quando siamo andati a proporre lo spettacolo alle reti in chiaro e via cavo, ci chiedevano un pilota che noi non intendevamo fare, volevamo solo iniziare a raccontare la storia.
Netflix è stata l’unica a non avvertire il bisogno del pilot e ha accettato la nostra proposta di progettare due stagioni e ci hanno permesso di raccontare una storia non nella canonica formula episodica ma come un lungo film.