Probabilmente avete già sentito parlare di lui: stiamo parlando di Bear McCreary, il compositore di colonne sonore per Battlestar Galattica, Caprica e The Walking Dead che è stato nominato una volta sola agli Emmy Awards. In questa intervista a TVOvermind parla del suo esordio in Human Target.
Il ruolo del compositore sta diventando sempre più importante ma molte persone non ne conoscono nemmeno l’esistenza. Dunque, come sei finito a Human Target?
Human Target mi ha interessato fin da subito perchè avevo già incontrato Jon Steinberg il quale era in cerca di un compositore e sapevo che la passione per la musica lo faceva guardare nella direzione giusta.
Il tuo ruolo, in alcuni casi, può anche diventare molto popolare (come nel caso di Sean Callery e Michael Giacchino. Cosa ne pensi di questo tipo di attenzione?
Non è di certo la mia prima preoccupazione ma sicuramente è una soddisfazione avere un riconoscimento in questo campo. Non si tratta di eseguire pezzi che riconoscerebbe chiunque: qui il lavoro che va fatto sul pubblico è diverso; deve essere coinvolto, emozionato e interattivo.
Quando fai parte di una serie, come crei e immagini il suono che deve avere?
La maggior parte delle volte l’ispirazione viene dalle scene che vedo, da come sento l’azione dentro di me e poi la svilluppo attraverso le note. Nel caso di Human Target ho scritto diverse versioni della colonna sonora e la seconda è stata quella definitiva ma non è stato facile comporla. Devono esserci vari elementi dentro: il divertimento, l’azione e la drammaticità.
Sappiamo che hai un bel rapporto con il creatore della serie Jon Steinberg. Ci puoi parlare della collaborazione con lui?
Ho lavorato con molti sceneggiatori e con altrettanti produttori, ma Steinberg era uno degli obiettivi che mi ero prefissato perchè era uno di quelli che ha le idee ben chiara sul tipo di musica che voleva introdurre in Human Target. Non ho mai conosciuto un produttore che fosse così sintonizzato sulla musica come lui.
Che tipo di compositori ascolti?
Sono cresciuto ascoltando Jerry Goldsmith, Elmer Bernstein e John Williams, solo per citarne alcuni. Un’altra è Shirley Walker, che ha lavorato sulla serie di Batman, insomma mi piace spaziare tra i veri generi, senza fissarmi su uno in particolare.