Domani andrà in onda negli Stati Uniti su National Geographic (e domenica prossima 17 novembre su National Geographic Channel Italia -SKY 409- e in contemporanea su FOX Crime -SKY 115-) Killing Kennedy: dopo il salto, riportiamo le dichiarazioni del protagonista Rob Lowe, che ha parlato con Collider del film evento in occasione del cinquantesimo anniversario dalla morte di John Fitzgerald Kennedy, avvenuto il 22 novembre 1963 a Dallas.
Uno degli eventi più scioccanti avvenuti in America è certamente l’assassinio del presidente John F. Kennedy: National Geographic ha deciso di commemorare la sua memoria con Killing Kennedy e l’attore Rob Lowe è stato scelto per interpretare il ruolo da protagonista.
Ho sempre segretamente sperato che un giorno avrei interpretato uno dei fratelli Kennedy, perché ho una vaga somiglianza, ma soprattutto perché sono due miei eroi e non credo di aver mai avuto l’onore finora di interpretare un eroe.
Ho letto quasi tutto quello che c’è da leggere su JFK, quando viene pubblicato un nuovo libro lo compro subito e voglio leggerlo il prima possibile, non mi affascina solo l’iconografia -che è straordinaria-, penso che non ci sia mai stato niente di simile da allora.
Per caratterizzare il personaggio, Lowe ha dovuto riflettere su alcuni aspetti:
È difficile calarsi nella parte di JFK perché si deve incarnare alcuni elementi che la gente si aspetta, ma è necessario, come attore e imitatore professionista ho tutto l’interesse a rendere un personaggio autentico e credibile, tridimensionale in ogni dettaglio.
Volevo umanizzare la sua figura, spostando l’accento dall’iconografia dell’eroe ai ricordi di quello che era come marito, padre, fratello e un uomo complicato, imperfetto, qualcuno che ha fatto grandi cose e ha voluto fare di più.
Questo significa che c’è stata una vedova, dei bambini che hanno perso il loro padre e il paese ha perso la sua innocenza. È una grande storia.
Photo Credits | Via National Geographic