Il sito della prestigiosa rivista americana di economia e finanza Forbes ha commisionato una ricerca di mercato per stabilire quali show televisivi hanno attirato più inserzionisti e guadagnato di più in spazi pubblictari nel 2009.
L’articolo esordisce con un esempio ed un caso eclatante per spiegare come a volte il successo e le potenzialità di una serie vengano, a livello pubblicitario, non previste e sottovalutate, vedi il sorprendente exploit di Glee diventato da qualche mese a questa parte una vera gallina dalle uova d’oro, ma gli inserzionisti all’epoca del debutto non ne colsero il potenziale intimoriti dal concept ibrido e dalla tematica musicale, tanto che in spazi pubblicitari il serial di Ryan Murphy ha totalizzato cifre nettamente inferiori a molti serial minori trasmessi da Disney Channel, e addirittura al serial Hank recentemente cancellato.
La ricerca si è basata su entrate pubblicitarie in milioni di dollari calcolate su una media a show di 30 minuti, e i risultati vedono svettare incontrastato il talent-show American Idol (FOX) con nove stagioni e puntate di oltre 26 milioni di spettatori, cifre da capogiro con entrate di 23,4 milioni di dollari per due ore di trasmissione, con una media di 8,1 milioni di dollari per 30 minuti.
Dietro al colosso FOX, arrivano le serie tv, secondo posto per la sit-com Two and a Half Men (CBS), su un totale di 14,7 milioni di dollari per una media di 3,1, seguito dal serial 24 (Fox) che alla ottava stagione, nonostante le voci di una cancellazione imminente, sfodera un’invidiabile media di 6 milioni di dollari.
Visto che in apertura abbiamo parlato della poca lungimiranza rispetto ad un prodotto a rischio come il dramedy Glee, l’articolo propone anche un esempio opposto e parla dell’effetto traino creato dalle aspettative altissime per il remake V, grande attesa che ha sortito medie di spazi pubblicitari di 5,6 milioni dollari, il problema e che il serial dopo un ottimo esordio, lungo il tragitto ha perso più di un terzo del suo pubblico con un crollo che ha portato gli ascolti dai 14,3 milioni di spettatori della premiere agli odierni 9,1 con una media che sembra non volersi assestare.
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