Dopo soli due episodi di Lone Star, la Fox ha deciso di sospendere il programma, probabilmente perchè non è riuscito a trovare il pubblico necessario per mandare avanti la serie. Così a TVOvermind, il creatore di Lone Star, Kyle Killen ha parlato del suo stato d’animo dopo la cancellazione.
Come ti sei sentito dopo lo stop della Fox?
Scoprendolo durante le riprese del settimo episodio, è stato quasi buffo vedere come lo show è iniziato e finito nello stesso posto. Non so dire quanti di noi sono rimasti sorpresi, ma il lavoro più difficile è stato dire a tutte le persone che hanno lavorato duramente, che bisognava chiudere tutto.
Ci è sembrato che ogni personaggio fosse in cerca del proprio “sogno americano“. Cosa cerca di comunicare Lone Star a proposito di questo luogo comune?
Il programma cercava di mostrare il “sogno americano” come una medaglia con due facce spesso in conflitto tra loro. Da un lato la semplicità della vita quotidiano, dall’altro lato la volontà di acquisire sempre più potere, l’idea che qualsiasi persona possa diventare qualcuno.
Tra le varie analisi e critiche a proposito del fallimento della serie, quale pensi sia stata la più corretta?
Fra tutte non ne ho trovata una particolarmente esatta, però penso che il nostro obiettivo principale (intrattenere il pubblico a casa) dovrebbe essere tenuto presente da tutti. Forse i personaggi che ho presentato sono un po’ fuori moda: adesso ci sono solo killer spietati, vampiri e ballerini.
Pensi che oggi la questione della prima impressione continui ad essere importante?
Penso che se il pubblico è scettico riguardo un programma, difficilmente lo guarderà cambiando il suo punto di vista. D’altro canto, però, il nostro lavoro vuole andare più a fondo e scavare quelle parti che solitamente non vengono considerate. È come fare un investimento: comporta sempre un certo rischio. Nel nostro caso è accaduta la stessa cosa: doveva crearsi una nicchia di telespettatori ma così non è stato.
Se dovessi trovare un’idea per far continuare Lone Star, cosa proporresti?
Stiamo continuando a fare il lavoro di prima, sperando che alla lunga i nostri sforzi possano essere ricompensati. Forse adesso non era il momento adatto, ma non si può mai sapere cosa ci riserva il futuro!