Tra una top 25 e un’altra, Zap2It non poteva certo esimersi dall’esprimersi sui personaggi stessi: Lost in fin dei conti “è” i suoi stessi personaggi. Vogliamo parlarne? In fondo alla lista, ma, a mio avviso, non per motivi di ordinamento, troviamo Miles Straume, un pò Sawyer, un pò acchiappafantasmi, e non può non suscitare un certo interesse fin dal primo momento in cui lo vediamo sull’Isola.
Claire Littleton ha avuto finota un ruolo vagamente più passivo, ma, sentti anche i recenti spoiler, pare che avrà mansioni più “centrali” nel futuro prossimo. La particolarità di Helen Norwood è invece quella di essere l’unico personaggio a non aver mai messo piede sull’Isola, oltre ad aver avuto un ruolo centrale nella vita passata di Locke.
Mentre attendiamo che anche Frank Lapidus si guadagni un pò di spazio all’interno dello show, non possiamo non notare che Rose Nadler rappresenta il “cuore spirituale” della serie, un vero e proprio punto di riferimento. La storia di Libby Smith ormai è chiusa, come insistono i produttori, mentre i fan non sono molto d’accordo.
Dal canto suo il Anthony Cooper rappresenta sicuramente uno dei peggiori padri della storia: chi mai getterebbe il proprio figlio dall’ottavo piano di un grattacielo? Richard Alpert si attesta a un modesto diciottesimo posto, dato che di lui sappiamo veramente poco: sopra di lui c’è Charlie, qualsiasi commento sul quale non potrebbe che essere superfluo.
A seguire un figlio e un padre: Walt Lloyd, dai misteriosi poteri, decisamente poco esplorati nel corso della serie, Christian Shepard, il padre di Jack, dalla personalità e dal ruolo controverso, sicuramente centrali, visto che lo troviamo sull’Isola a fare di quando in quando quattro chiacchiere coi nostri.
Scalando la classifica troviamo la Rousseau, la nostra francese pazza sopravvissuta preferita, e il simbolico Mr Eko, fino ad arrivare alla Top ten, che si apre con Sun, Kate e Jack, rispettivamente al decimo, al nono e all’ottavo posto. Jack è superato da Sayid, un personaggio i cui conflitti interiori ci hanno accompagnato nel corso delle prime fasi della serie, per poi lasciare posto a ruoli più attivi e orientati al raggiungimento di obiettivi ben definiti, sottolineando quella che è una delle peculiarità del personaggio.
Con una certa (relativa e “relativistica”!) sorpresa troviamo Daniel Faraday al settimo posto, un brllante connubio di attore, personaggio, e pretesto narrativo, seguito dal talvolta melodrammatico Desmond Hume e dalla stupenda Juliet, che apre in modo eccelso la nostra Top Five.
Il quarto posto è tutto di Sawyer, il nostropreferito, colui che più di tutti ha mostrato che è possibile cambiare, a qualunque età e in qualunque contesto. John Locke si guadagna il terzo posto, seguito dall’amatissimo Hurley, mentre al primo posto c’è, calmo, vittima, mentitore e chissà cos’altro, il nostro caro amico Benjamin Linus!