Louie 2, intervista a Louis C.K.

di Felice Catozzi Commenta

Louis C.K., per chi non lo sapesse, è una comico di successo che sta dietro la geniale serie Louie giunta alla seconda stagione. Infatti è creator dello show, sceneggiatore, regista, editore e protagonista.  La storia parla di un divertente papà divorziato che ha l’affido congiunto delle due figlie ed è basata sulla vita reale di Louis. Digital Airwaves lo ha intervistato in occasione dell’uscita in DVD della prima stagione.

Sei impegnato in toto per questa serie, ma quando hai del tempo libero cosa fai?

Faccio costume design. Ho comprato una macchina da cucire per mia figlia e abbiamo iniziato a fare magliette e altro, è fantastico. Mi piace anche guardare Project Runway.

I personaggi nel tuo show sono reali e naturali, anche se un pò strani, ma penso che aiuti ad identificarsi con loro, ad avere pathos. Come mai hai fatto questa per l’humor di Louie?

Penso che le cose siano più divertenti quando le metti in un contesto reale. Quando sei in una storia, quando investi in quello che succede emozionalmente, ci metti la curiosità, la suspance e tutte quelle cose che puoi stimolare, allora fai i fuochi d’artificio.

Hai chiaramente messo molta attenzione nella tua commedia. Chi sono i comici con cui sei cresciuto e da cui se stato influenzato maggiormente?

Bill Cosby. E’ stato il primo che ho amato, poi George Carlin, Richard Pryor e Steve Martin; lui è stato il primo che mi ha fatto pensare che ce l’avrei potuta fare. Poi ho amato anche Woody Allen, Eddie Murphy che mi ha fatto ridere moltissimo. Volevo diventare come lui, Infine  Steven Wright e Joan Rivers.

Proprio lei sarà guest star dell’episodio Joan. Cosa ci puoi dire di quell’episodio e su come è stato lavorare con lei?

Stavo pensando ad una scena e lei mi è sembrata perfetta così le ho mandato la sceneggiatura ed ha accettato subito. Mi ha dato qualche consiglio ed ha lavorato duramente per far si che ogni cosa fosse perfetta. E’ un’esperienza che mi servirà per tutta la vita.

Cosa ci dici sui fan, in particolare sui genitori? Molto del tuo humor è basato sui bambini e su cose che i genitori non si sognerebbero mai di dire dei loro figli. Che reazioni hai da loro?

Penso che sia un peso in meno per alcuni genitori perché capiscono che certe cose le possono dire. Ho sempre saputo che essere bravi genitori è un lavoro difficile e c’è molta pressione. Se si riesce a parlare delle difficoltà con humor, è tutto più semplice.

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