È stato la voce del personaggio Cell nella serie animata Dragon Ball Z, ma non solo. Ripercorriamo la carriera.
Enrico Bertorelli è morto in data odierna, 30 novembre 2020, e viene ricordato principalmente per il suo lavoro in una delle serie animate più iconiche del mondo e che ha accompagnato diverse generazioni grazie a mediaset. Parliamo ovviamente di Dragon Ball, in particolare del personaggio di Cell apparso come villain principale nella serie Z e poi anche in GT.
Fortunatamente per lui non è stato sicuramente l’unico lavoro degno di nota. Infatti nel suo curriculum compare un altro grande anime di pregio, ovvero Le Bizzarre Avventure di Jojo – Stardust Crusader ed ha doppiato proprio uno dei membri principali della famiglia protagonista, ossia Joseph Jostar. Ma ancora la sua carriera animata continua in titoli come: Batman, One Piece, Hamtaro, Naruto ed i Cavalieri dello Zodiaco.
Per quanto riguarda la carriera nel doppiaggio cinematografico, ha prestato la voce agli attori: Bernand Collins, Richard Jordan e Serban Celea. Ha avuto anche una carriera teatrale, legata alla recitazione, talento naturale in questo campo lavorando al fianco di Cristina D’Avena. Per il teatro non ha recitato solo in Italia, ma si è spostato anche in Svizzera.
Cosa manca ancora nella carriera di un doppiatore? I videogiochi! E su questo Enrico non si è fatto mancare, infatti la sua voce la troviamo in saghe del calibro di Mass Effect con la voce dell’Ambasciatore Udina, Theophile Paddington in Alone in the Dark e Warren Vidic in Assassin’s Creed.
Sfortuna ha voluto però, che nel lontano 2008 a causa di un incidente ebbe un danno alle corde vocali che lo costrinsero a ritirarsi nel 2009. Di tante cose che potrebbero capitare ad un doppiatore, sicuramente danneggiarsi le corde vocali è pura sfiga soprattutto se a causa di un incidente. Vi lasciamo ad un video, direi anche come personale ricordo, dove parla a nome di Cell nell’iconica apparizione durante Dragon Ball Z. Sicuramente il ricordo più vivido che ci accomuna alla sua voce essendo stato per anni l’anime di punta di tutta la generazione degli anni 80 ed anche 90.
“Non volete che accadano queste cose, vero? A presto amici!” Riposa in pace Enrico, e no, non ci auguriamo che accadano mai queste cose, ma purtroppo fanno parte del pacchetto -vita-