Da Lost a Once Upon a Time, è chiaro che i produttori esecutivi Adam Horowitz e Edward Kitsis sappiano come creare un mistero ingrovigliato che non mancherà di tenere sulle spine il pubblico; il duo ha gettato le basi otto anni fa, ma ci è voluto un intenso lavoro su Lost per affinare la loro idea.
Il risultato? Una serie in cui i classici personaggi delle fiabe sono stati strappati dal loro mondo per essere trasferiti senza ricordi della loro identità precedente a Storybrooke, una città in cui il tempo si ferma fino all’arrivo di Emma (Jennifer Morrison), una cacciatrice di taglie che deve rompere in qualche modo la maledizione.
I due produttori esecutivi hanno rilasciato un’intervista a TVGuide.
Grazie a Lost abbiamo iniziato a capire come si può raccontare la storia di un personaggio con lo sfondo e la mitologia e, auspicabilmente, cercare di tessere insieme le due cose.
Horowitz:
Ci stiamo permettendo tanta libertà creativa, senza stare a pensare se dover scrivere per tre o cinque stagioni; certo, si sono alcuni paletti, ma ci stiamo lasciando andare in un momento di forte libertà di cambiare le nostre menti.
Kitsis:
Vogliamo fare in modo che tra cinque anni, qualunque siano i pensieri sulla serie, tutto quello che stiamo facendo sia importante, c’è una maledizione che deve essere rotta che ha strappato il lieto fine ai personaggi delle favole… Per fortuna che Emma sia disponibile a cercare di aiutarli a ritrovare il loro lieto fine.
Lei è essenzialmente un nuovo personaggio delle favole.
Horowitz:
La maledizione, per molti versi, è la punta di un iceberg.
Ha aggiunto Kitsis:
Infatti, in molti modi, si potrebbe solo peggiorare la situazione.