Dopo un inizio zoppicante, tra scioperi, critiche feroci e scomodi raffronti, finalmente Private Practice medical della ABC sembra aver raggiunto un proprio equilibrio ed uno zoccolo duro di fedeli telespettatori che ogni settimana testimoniano il loro apprezzamento per questo spin-off ambientato a Los Angeles costola del serial Grey’s Anatomy.
Mentre di recente ha debuttato la terza stagione, il sito The Futon Critic pubblica un’intervista al produttore esecutivo Betsy Beers, che racconta la scelta di chiudere la seconda stagione con una finale shock, l’aggressione a Violet e il rapimento del bambino:
E’ una cosa che siamo stati obbligati a fare, ne abbiamo parlato con Shonda (Rhimes la creatrice dello show) e ci è sembrata un’idea dal forte impatto emotivo, una cosa che avrebbe lasciato il segno. e cosi è stato.
Alla Beers viene chiesto se non si sia esagerato con la drammaticità dei temi trattati, e se magari nella terza stagione non sarebbe opportuno alleggerire i toni:
Penso che questo sia il tratto distintivo della serie, avremo ancora a che fare con dilemmi morali ed etici che sono la spina dorsale della serie, ma non mancano certo i personaggi divertenti, ma tutto è molto realistico, trattiamo alcuni temi in un modo che non si vede molto in altri serial…in questa terza stagione Violet avrà molto da affrontare e decisioni importanti da prendere, Naomi è in una delicata fase di transizione lavorativa e nuovi personaggi potrebbero fare il loro ingresso nella serie, per non parlare dela lato prettamente medico che ci offrirà ancora molte competenze da esplorare.
A proposito del continuo paragone tra il serial e la serie madre Grey’s Anatomy, il fastidioso ricorso all’appelativo spin-off che comincia ad andare un pò stretto alla serie la Beers puntualizza:
Non si può dimenticare l’origine dello show, citiamo spesso Grey’s, come è successo nel recente crossover trasmesso nella scorsa stagione, ma la serie sta crescendo di stagione in stagione, i personaggi acquistano spessore, Addison si è creata un identità propria, ora il sua ambiente è l’Ocean Wellness, il Grace Seattle fa ormai parte del suo passato.
A proposito della coppia Pete e Violet:
Abbiamo deciso con gli autori che Pete e Addison avessero bisogno di esplorare nuove relazioni, così gli autori hanno sfruttato un particolare feeling che si è creato tra Pete e Violet per imbastirci un rapporto, i due sono molto in sintonia, è tutta questione di chimica.
A proposito del prossimo crossover con Grey’s Anatomy:
Bailey (Chandra Wilson) si recherà in visita all’Ocean Wellside e si troverà ad occuparsi di un paziente che la costringerà ad affrontare un grande dilemma morale ed etico, dilemma che coinvolgerà anche un altro medico, sarà molto divertente da guardare, lei poi è formidabile, sono tutti formidabili.
Beers si congeda parlando delle prossime guest e della serie in generale:
Avremo molti amici in visita oltre a Chandra di Grey’s, Kelly Martin per un episodio, e Amanda Foreman tornerà nei panni di Katie. La serie non è immune da attacchi e critiche, ad alcuni fan piace quello che facciamo, altri si lamentano, comunque creiamo un dibattito e questo è positivo, come per il finale della prima stagione che ha creato qualche discussione, ma ha anche avuto una risposta da parte del pubblico davvero eccellente.
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