Raising Hope, Jason Lee: “Sarò irriconoscibile nei panni del rocker anni ’80”

di Redazione Commenta

Probabilmente se vedete l’attore della foto sopra, ovvero Jason Lee, non lo riconoscereste nei panni del personaggio che intepreta nella serie Raising Hope. Sì perchè sul set porta una parrucca dai lunghi capelli grigi, un trucco che lo fa invecchiare di 15 anni e dei vestiti tipici dei cantanti anni ’80.

A TVGuide.com l’attore ha dichiarato di sentirsi come sul set di My Name is Earl.

Com’è stato far parte della serie Raising Hope?

Faccio la parte di uno Smokey Floyd invecchiato, un cantante rock consumato e pieno di malinconia per i giorni di successo che ormai sono lontani nel tempo.

Il programma  segue la storia di Jimmy (Lucas Neff)  mentre cerca di far crescere la figlia, Hope, appunto. Come sta andando con la critica, spesso feroce?

Devo dire che sta andando bene, anche perchè in media abbiamo  sempre mantenuto 6 milioni di telespettatori. Forti di questo dato incontrastato, non possiamo far altro che continuare in questa direzione!

All’inizio si pensava di introdurre un vero cantante, è stato così?

Sì, anche se in seguito si è pensato che al pubblico potesse interessare di più la sua funzione all’interno della serie, non tanto per i suoi trascorsi reali. Poi hanno pensato a me, ero la loro scommessa.

Con Greg Garcia (ideatore di My Name is Earl) avete lavorato in stretta sintonia?

Certamente, soprattutto per ciò che riguarda il trucco e i costumi di scena che mi hanno reso davvero irriconoscibile! Penso che un lavoro meglio di questo non potesse essere fatto.

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