Dal 30 maggio su Rete 4, appuntamento imperdibile con Roots - Radici, miniserie in quattro puntate e reboot dell'omonimo show del 1977 che ha ottenuto giudizi positivi dalla critica internazionale.
Da mercoledì 30 maggio su Rete 4 si parla ancora una volta di razzismo e di lotta per la conquista della libertà, temi attuali che continuano ad essere particolarmente importanti, con la messa in onda di Roots – Radici, miniserie in quattro puntate del 2016 e remake dello show andato in onda nel 1978 su Rai Due che ha riscosso un successo incredibile incollando davanti al piccolo schermo undici milioni di telespettatori.
Roots – Radici, cast e sinossi
Di Seguito alcuni dettagli sullo show:
Con un budget di 50 milioni di dollari ed un cast stellare composto da Malachi Kirby nei panni di Kunta Kinte, Forrest Whitaker, Jonathan Rhys Meyers, Anna Paquin, Laurence Fishburne e James Purefoy, Roots è prodotta, tra gli altri, dal protagonista della fiction originale LeVar Burton e da Questlove, batterista del gruppo hip-hop The Roots.
Tratta dall’omonimo romanzo di Alex Haley, Roots ricostruisce la vicenda di Kunta Kinte, giovane guerriero del Gambia catturato e venduto come schiavo negli Stati Uniti nel 1767. Kunta Kinte cresce nella città gambiana di Juffure: è un ragazzo spensierato e indisciplinato, orgoglioso figlio di un guerriero Mandinka. Il giovane trascorre le giornate nelle praterie di cui è ricco il Paese ed il suo desiderio di evasione dalle regole lo porta a disobbedire costantemente alla famiglia, ma un giorno, all’età di soli diciassette anni, tutto cambia: aggredito e catturato da un gruppo di schiavisti, Kunta Kinte viene fatto prigioniero e venduto ad un coltivatore del Maryland, in America.
Punito costantemente per via del carattere indomito, Kunta Kinte, il cui nome viene subito sostituito con quello di Toby, alla fine è costretto ad accettare la nuova identità e ad arrendersi al volere del padrone. Ma, nonostante tutto, Kunta Kinte non abbandona i sogni di libertà ed i propri valori, che vedrà trionfare nel 1865, anno in cui in tutti gli Stati Uniti d’America viene abolita la schiavitù.