Carrellata di casting news via Tvline e Tv Guide, per quest’oggi nel menù troviamo due new entry e un graditissimo ritorno, ma andiamo per ordine e iniziamo con Scott Wolf, visto di recente nei panni dell’ambiguo reporter Chad Decker nel remake V che è confermato apparirà nella premiere della nona stagione di NCIS che debutterà sulla CBS il prossimo 20 settembre. Wolf interpreterà l’agente dell’FBI Casey Stratton che a quanto pare potrebbe diventare un personaggio ricorrente per l’intera stagione.
Seconda casting news dedicata alla seconda stagione di Covert Affairs attualmente in corso su USA Network, l’attrice Devin Kelley vista di recente nel poliziesco The Chicago Code entrerà nella serie come regular e vestirà i panni della fidanzata di Auggie (Christopher Gorham). Kelley interpreterà Parker, la sorella minore di Billy che era in servizio in Iraq con Auggie e che fu ucciso durante la missione Jack of Diamonds in cui Auggie perse la vista. Parker si è presa una pausa da tutti e tutto dopo la morte di Billy, ma incontrerà Auggie mentre si prepara ad iniziare il suo servizio nei Corpi di Pace.
Chiudiamo con il gradito ritorno, la tredicesima stagione dello spin-off Law & Order; Special Victims, che debutterà su NBC il prossimo 21 settembre ospiterà nella premiere Scorched Earth l’attore inglese Linus Roache che riprenderà il ruolo dell’asssitente procuratore distrettuale Michael Cutter, ruolo che Roache ha interpretato per 54 episodi nella serie madre. Cutter sarà chiamato a supervisionare i casi dell’Unità Vittime Speciali.
Roache a proposito del suo rientro:
Sono molto felice di riportare Michael Cutter in vita e scoprire come si è evoluto nella sua nuova posizione di capo e forse anche di mentore…Penso che l’Unità Vittime Speciali sarà una zona dove la passione di Cutter per la giustizia può davvero farsi avanti.
Il nuovo showrunner di SVU Warren Leight a proposito del personaggio:
Se Cutter in passato è stato un po’ una testa calda, il passare del tempo e le responsabilità che si sono inserite nel suo nuovo lavoro lo hanno reso più maturo e forse anche un po’ più ‘stanco’.