La violenza rende uno show migliore? A chiederselo è un giornalista del magazine TIME che ha chiesto un parere ad un autore del calibro di Kurt Sutter, creatore di Sons of Anarchy, non certo uno show per educande: ecco un sunto delle risposte dell’autore, ma attenzione agli spoiler sulla serie FX.
Ecco la risposta di Kurt Sutter su quanto è difficile al giorno d’oggi concepire un drama senza parlare in qualche modo di vita e morte:
I telespettatori hanno domande specifiche, a volte c’è bisogno di un ‘amo’ più grande che non grandi sceneggiature o grandi personaggi, a volte sempre qualcosa di rumoroso, qualcosa che crei aspettative, che distingua un prodotto dagli altri.
Interpellato se il grande successo di The Walking Dead derivi anche dall’uso della violenza, Sutter spiega che:
E’ un genere molto specifico, la gente ama i vampiri e gli zombie, e ovviamente devi avere una grande sceneggiatura e personaggi interessanti; ma il genere di violenza che si vede in The Walking Dead sembra a volte tratto da un cartone, quasi ti tiene a distanza e nessuno dice, oh mio Dio di dispiace molto che lo zombie abbia perso la testa o che gli manchi qualche arto; e poi, sapendo che è molto improbabile uscire di casa ed essere mangiati da uno zombie, uno è magari schifato e terrorizzato, ma ride anche un po’, creando una sorta di zona cuscinetto per l’uso della brutalità.
A proposito dell’uso della violenza nel processo creativo, l’autore premette di non poter parlare per gli altri, ma di ritenere che forse alcuni show usano la violenza in maniera un po’ gratuita, ma che per quanto lo riguarda
Ho avuto sempre un senso molto ampio per quanto riguarda l’assurdo, anche in The Shield le mie idee erano sempre realizzate in tono minore rispetto a quello che proponevo: da Shawn Ryan ho imparato a cercare sempre di fare la cosa più interessante e provocatoria, che sia comunque organica alla storia e al personaggio.
Le cose violente e brutte che avvengono in Sons Of Anarchy non avvengono mai in un vuoto, ci sono sempre delle conseguenze, c’è sempre un senso di responsabilità e un pensiero a quale sarà la reazione e le conseguenze di queste azioni.
Non sempre però la brutalità va mostrata in toto: a proposito di una delle scene più violente e horror di Sons Of Anarchy, la figlia di Tig bruciata viva per vendetta, l’autore spiega:
Avete visto solo sette/otto frame di tutte le riprese, poi tutto il resto del dolore lo abbiamo mostrato attraverso la faccia dei personaggi coinvolti; anche quando abbiamo bruciato il tatuaggio, abbiamo mostrato pochi secondi e poi abbiamo solo fatto sentire le urla e vedere i volti dei vari personaggi: credo sia molto più spaventoso e spiacevole da guardare.